Fotovoltaico sulla domanda elettrica: l’Italia non è più la prima

Il nostro Paese è stato sorpassato per contributo del fotovoltaico sulla domanda elettrica. Un dato simbolo di un trend confermato dal nuovo report IEA: chi ha tirato la volata, come l'Europa, ora rallenta, mentre crescono molti mercati extra-UE. La Cina contribuisce per metà del nuovo installato mondiale.

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Con la fine del 2016, l’Italia ha perso uno dei pochi primati che conservava nel settore fotovoltaico.

Sorpassata da Grecia e Honduras, il nostro non è più il Paese in cui il solare contribuisce di più ai consumi elettrici, “titolo” che il Belpaese deteneva dal 2014.

Il dato ha un valore più che altro simbolico, vista anche la dimensione contenuta dei sistemi elettrici ora ai primi due posti del podio: circa 8 milioni di abitanti l’Honduras e circa 11 milioni la Grecia. Tuttavia ci serve per parlare di un trend in atto da almeno un paio anni e che, mostra la nuova fotografia IEA del mercato mondiale del FV, sta accelerando (report allegato in basso).

I “vecchi” del FV, come Italia e Germania (e l’Europa in generale), dopo aver tirato la volata con i loro incentivi, si sono fatti un po’ da parte e molti mercati li stanno superando, lanciati a tutta velocità, come emerge dal nuovo report.

Nel 2016, infatti, per la prima volta, il mercato mondiale del fotovoltaico, cresciuto del 50% anno su anno, dopo il +25% del 2015 sul 2014, ha battuto diversi record nonostante il volume delle installazioni sia stato in calo in due dei mercati più importanti, quali l’Europa e il Giappone.

Secondo il dato IEA, nel 2016 nel mondo si sono installati almeno 74,4 GW di nuova potenza FV, cifra che dovrebbe salire di 1 GW, a 75,4 GW tenendo conto di alcuni mercati per cui ancora mancano i dati. Nel 2015, invece, la nuova potenza installata si era fermata a 50 GW.

Come si vede dal grafico qui sotto, la potenza cumulativa a livello mondiale ha raggiunto circa 303 GW e cresce sempre di più il peso dell’Asia e degli altri continenti rispetto all’Europa.

Parlando di nuova potenza annuale, l’Asia, grazie soprattutto al contributo della Cina è al primo posto per il quarto anno di fila, con il 67% del mercato mondiale, contro il 60% del 2015.

In pratica (vedi infografica sotto) la metà di tutto il nuovo FV del 2016 è stato installato in Cina, che domina come quota di mercato annuale, con 34,54 GW di nuova potenza (un raddoppio sui circa 15 installati nel 2015) ed è anche la nazione con più potenza solare totale: 78 GW.

Come si vede, continua poi la crescita del mercato statunitense, spinta soprattutto dall’utility scale e da installazioni in third-party ownership.

L’India, altro osservato speciale, raddoppia l’installato annuale sul 2015, arrivando a 4 GW di nuova potenza.

C’è poi una folta schiera di Paesi in cui il FV è cresciuto molto l’anno scorso: Sud Africa (509 MW), Cile (746 MW), Messico (100 MW), Turchia (583 MW), Thailandia (726 MW), Filippine (756 MW), e altri ancora.

Come detto, tra i mercati in declino nel 2016 c’è invece il Giappone: -20%, con 8,6 GW connessi nel 2016. Comunque non pochi.

Anche il mercato europeo, dopo il leggero rimbalzo del 2015, torna a calare: 6 GW aggiunti contro gli 8 del 2015 e i 7 del 2014.

Il mercato più importante in Europa si conferma il Regno Unito, con circa 2 GW, seguito dalla Germania, con 1,5 GW e dalla Francia, con circa 560 MW.

L’Italia, come abbiamo riportato ampiamente, dopo il crollo seguito alla fine del conto energia, si sta riprendendo lentamente, grazie ad un mercato basato in larga parte sul residenziale o comunque su installazioni di taglia medio-piccola destinate all’autoconsumo.

Come si legge anche dall’approfondimento sul nostro Paese (a cura del GSE, allegato in basso), in Italia nel 2016 si sono installati 373 MW di fotovoltaico (di cui solo 20 incentivati con conto energia (si tratta di impianti in Abruzzo che hanno goduto delle proroghe per le zone colpite dal terremoto).

La potenza cumulativa da FV in Italia a fine 2016 era arrivata a 19,3 GW, la quinta al mondo, mentre sull’installato pro-capite siamo terzi con 322 Watt per ogni italiano, dietro a Germania e Giappone (eravamo secondi nel 2015).

Per tornare al dato di apertura, come detto, non siamo più il Paese con più produzione da energia solare in rapporto alla domanda elettrica (qui la classifica 2015, e sotto quella aggiornata).

Come ci confermano i dati Terna, infatti, in Italia il fotovoltaico ha generato nel 2016 circa 22,5 TWh, più o meno quanto fatto nel 2015, coprendo il 7,3 % della domanda elettrica, l’8,2% della produzione interna e il 21% di quella da tutte le fonti rinnovabili.

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