In Germania e California nuovi record di produzione elettrica rinnovabile

In Germania eolico e solare hanno generato 12,5 miliardi di kWh a marzo, mentre nel 2016 in California il solare è arrivato al 13% del mix elettrico (contando anche il solare CSP). Due esempi di come stia crescendo la penetrazione delle rinnovabili, tuttavia con ritmi e problemi diversi.

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Dalla Germania alla California si registrano nuovi record per la produzione elettrica delle fonti rinnovabili.

Partiamo dall’Europa: secondo le statistiche preliminari riportate dall’Internationale Wirtschaftsforum Regenerative Energien (IWR), lo scorso marzo gli impianti eolici e solari hanno generato circa 12,5 miliardi di kWh, il valore più alto mai registrato in Germania in un singolo mese.

L’incremento è stato del 50% rispetto a marzo 2016 e del 10% in confronto a febbraio 2017, grazie soprattutto al boom produttivo del solare FV. Quest’ultimo ha generato 3,3 miliardi di kWh nel mese appena trascorso, mentre l’eolico è arrivato a 9,3 miliardi di kWh (+54% su marzo 2016). Il record precedente risaliva a dicembre 2015, quando l’output complessivo delle due tecnologie pulite aveva raggiunto 12,4 miliardi di kWh.

Spostiamoci ora negli Stati Uniti. Secondo i dati diffusi dall’Energy Information Administration, il solare in California è salito al 13% circa del mix elettrico lo scorso anno, sommando 25 TWh del fotovoltaico e 2,4 TWh degli impianti CSP a concentrazione. Quindi il solare ha rappresentato poco più di un decimo dell’intera produzione annuale di energia elettrica californiana, che è stata pari a 208 TWh.

Lo Stato USA sta continuando la sua corsa per installare sempre più fonti rinnovabili, con 5 GW abbondanti di solare FV aggiunti nel 2016, che hanno elevato la potenza cumulativa installata in questa fonte rinnovabile a 17 GW.

Sia la Germania che la California, come abbiamo osservato più volte sul nostro sito, sono due “laboratori” che stanno sperimentando vantaggi e problematiche della transizione energetica verso le fonti verdi.

Mentre in Germania le difficoltà maggiori riguardano l’abbandono del nucleare e dei combustibili fossili, carbone in particolare, (vedi QualEnergia.it), in California i problemi colpiscono soprattutto il sistema elettrico, che non riesce ad assorbire e gestire tutta la potenza rinnovabile immessa in rete, con la conseguenza che gli operatori devono spesso tagliare l’output eccedente delle rinnovabili.

Ecco perché la California punta a creare una rete elettrica più flessibile e smart, investendo massicciamente nei sistemi di accumulo per livellare i picchi di domanda.

A questo proposito, sono due le notizie recenti che vale la pena ricordare: l’entrata in funzione dello storage elettrochimico più grande del mondo per rimpiazzare la generazione a gas, e i test compiuti la scorsa estate (resi pubblici solo a inizio 2017) su un grande impianto FV da 300 MW, che ha dimostrato la sua capacità di fornire servizi di rete a costi competitivi con le fonti tradizionali, tra cui la regolazione di frequenza e il bilanciamento dei carichi.

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