Svizzera, un referendum per una società a 2000 watt

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Il 21 maggio gli elettori svizzeri decideranno con un referendum se approvare la "Legge sull'energia del 2016", nota anche come "Strategia energetica 2050”. Punta ad una riduzione di due terzi dell'uso di energia primaria pro capite: dall'attuale "società a 6000 watt" ad una a 2000 watt entro metà secolo.

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Il 21 maggio 2017 gli elettori svizzeri decideranno con un referendum se approvare la “Legge sull’energia del 2016”, nota anche come “Strategia energetica 2050”. 

Il Governo e il Parlamento raccomandano di votare “Sì” perché, essi scrivono, “la legge sull’energia comporta l’abbandono progressivo dell’energia nucleare, permette di ridurre il consumo di energia in Svizzera e la dipendenza dalle energie fossili estere, nonché di aumentare la quota di energia rinnovabile indigena. Si creano così investimenti e posti di lavoro in Svizzera a vantaggio della popolazione e dell’economia.”

Il Governo chiede agli elettori: “Volete accettare la legge federale del 30 settembre 2016 sull’energia (LEne)?” L’articolo 3 della legge: “Per il consumo medio annuo pro capite di energia è perseguita, rispetto al livello del 2000, una riduzione pari al 16 per cento entro il 2020 e al 43 per cento entro il 2035”.

La “Strategia energetica 2050” mira inoltre nei decenni successivi a una riduzione di due terzi dell’uso di energia primaria pro capite. La attuale “società a 6000 watt” dovrebbe diventare quindi una “società a 2000 watt” nella seconda metà del secolo.

Duemila watt sono la potenza pro capite usata negli anni ’60 per tutti i servizi energetici (non solo elettrici): 2000 watt di flusso continuo di potenza equivalgono in un anno all’energia di 1,5 tonnellate equivalenti di petrolio (o 60 GJ, o 18 000 kWh).

Un confronto: Bangladesh 500 watt, Europa 6.000 watt, USA 12.000 watt, Islanda 16.000 watt.

Lo scenario di una “società a 2000 watt” implica anche una trasformazione sociale e degli stili di vita, non solo una transizione tecnologica e economica.

È stato proposto ed elaborato dal 1998 dal Politecnico federale di Zurigo, insieme al Politecnico federale di Losanna e alle altre maggiori istituzioni scientifiche e tecnologiche federali. Il governo elvetico conferma questo scenario come idea guida della politica elvetica nella sua “Strategia per lo sviluppo sostenibile 2016-2019“, come già fece nelle strategie del 2002-2007, 2008-2011, 2012-2015.

A Zurigo, l’obiettivo di una società a 2000 watt è stato scritto nella Costituzione del Comune, grazie all’esito del referendum del 31 novembre 2008 (76% i voti favorevoli). Altri cantoni, centinaia di Comuni, associazioni tecniche e professionali hanno preso iniziative analoghe.

In Svizzera l’obiettivo di una società a 2000 watt gode di pubblica conoscenza e di molti consensi, ma suscita anche obiezioni. Alcuni lo ritengo non necessario, o irraggiungibile o dannoso. Per questo il maggiore partito svizzero (SVP/UDC) ha richiesto un referendum sulla legge, che il Governo ha indetto per maggio.

L’argomento sarà discusso al Politecnico di Milano (Master RIDEF) lunedì 27 marzo da docenti e studenti dalle ore 10, in videoconferenza “Più benessere con meno energia? Svizzera 2050, una società a 2000 watt: ridurre di 2/3 l’uso di energia primaria”,  accessibile a tutti.

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