Guardia di Finanza e Autorità, parte il piano 2017 di ispezioni congiunte

  • 10 Marzo 2017

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Il nuovo piano prevede oltre 170 controlli; si concentrerà anche sui costi che le imprese ribaltano in tariffa. Oggetto di verifica anche la corretta assegnazione degli incentivi riconosciuti alle imprese. Per il biennio 2015-2016 contestati alle imprese oltre 100 mln di €.

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Controlli sulla corretta applicazione delle regole a tutela del consumatore, sulla sicurezza delle forniture e una particolare attenzione alle verifiche sui costi dichiarati dalle imprese ai fini del calcolo delle tariffe pagate dai clienti finali.

Sono i principali campi d’azione sulla base dei quali anche nel 2017 si svolgerà la campagna di ispezioni congiunta tra Guardia di Finanza e Autorità per l’energia.

Azione di vigilanza che – si legge in una nota Aeegsi –  nel biennio 2015-2016 ha portato a contestare ai gestori dei servizi oltre 100 milioni di euro per costi, incrementi tariffari indebiti o incentivi non dovuti ai fini tariffari.

Il programma del piano di controlli per il 2017 e i risultati degli anni precedenti sono stati illustrati ieri, 9 marzo, dal Presidente dell’Autorità Guido Bortoni e dal Generale C.A. Andrea De Gennaro nel corso dell’annuale incontro tra il vertice dell’Autorità e il Comando dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza.

Nel dettaglio, dopo i risultati del 2015 che avevano portato al mancato riconoscimento alle imprese di costi o incentivi non dovuti per circa 60 milioni di euro, nel 2016 le contestazioni, che hanno interessato costi e tariffe applicate, hanno toccato un valore superiore ai 45 milioni di euro. Di questi la gran parte riconducibili al settore idrico e in parte la distribuzione gas.

A questi risultati si sommano i 23,5 milioni di euro di recuperi amministrativi operati dall’Autorità su impianti incentivati CIP6, in collaborazione con il GSE.

Alla luce dei recuperi effettuati e delle importanti ricadute sui clienti finali, il nuovo piano 2017, che prevede oltre 170 controlli totali, conferma particolare attenzione al tema dei costi che le imprese ribaltano in tariffa. Sarà oggetto di verifica in via prioritaria anche la corretta assegnazione degli incentivi riconosciuti alle imprese a fronte di interventi realizzati a beneficio del sistema.

Per questo ai sopralluoghi previsti nelle sedi delle società si accompagnerà anche l’attività di controllo documentale su quanto dichiarato.

Controlli assicurati anche dal supporto del Nucleo Speciale per l’Energia e il Sistema Idrico, dal luglio 2015 operativo presso il Comando Reparti Speciali con compiti di vigilanza espressamente dedicati a tali settori.

Un nuovo importante filone di controlli previsti nel 2017 sarà quello dedicato alla verifica del rispetto dei meccanismi previsti a protezione dei clienti finali e del corretto funzionamento del mercato, di particolare valore in vista della possibile fine dei regimi di tutela di prezzo per i clienti di energia elettrica e gas.

Il nuovo piano vede anche una significativa ripresa dei controlli finalizzati alla tutela del consumatore che in cludono, tra l’altro, verifiche sul rispetto degli adempimenti per la presentazione delle bollette e sul rispetto degli obblighi di comunicazione al Sistema Informativo Integrato (il sistema centralizzato presso l’Acquirente Unico che gestisce i flussi informativi tra i soggetti che partecipano ai mercati dell’energia elettrica e del gas).

Il corretto funzionamento del mercato sarà vigilato anche attraverso un rafforzamento dei controlli in materia di unbundling.

Il piano 2017 inoltre mantiene un importante presidio a sostegno delle condizioni di sicurezza del servizio: nel settore gas i controlli effettuati nel 2016 hanno evidenziato per alcune imprese diversi profili di mancato rispetto della normativa e significativi spazi di miglioramento nella gestione.

Sono confermate per il 2017 anche alcune ispezioni per accertare l’effettiva e corretta implementazione degli impegni ripristinatori assunti dalle imprese in alternativa al pagamento delle sanzioni a seguito di inadempienze accertate nel corso delle attività ispettive. Le sanzioni complessivamente irrogate nel 2016 sono state poco meno di 3 milioni di euro.

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