Come scegliere stufe e caldaie a biomassa efficienti? AIEL e la certificazione Aria Pulita

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Per sensibilizzare i cittadini ad una scelta consapevole nell'acquisto di una stufa o caldaia a biomassa, AIEL organizza un Road Tour in Italia. Prossima tappa ad Arezzo, durante "Italia Legno Energia" (24-26 marzo). Alcuni video presentano la certificazione.

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Primo in Italia, il marchio “AriaPulita“, promosso e ideato da AIEL – associazione italiana energie agroforestali – identifica gli apparecchi di riscaldamento domestico (inferiori ai 35 kW) alimentati a legna o pellet sulla base delle loro prestazioni ambientali espresse in termini di rendimento, emissioni di particolato primario (PP), ossidi di azoto (NOx), composti organici totali (COT) e monossido di carbonio (CO), assegnando da 2 a 4 stelle.

Le aziende del settore stanno aderendo numerose e già a gennaio 2017 erano oltre 100 le imprese che avevano iniziato l’iter di certificazione (cosulta l’elenco completo).

Ma come sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una scelta consapevole al momento dell’acquisto di una stufa o caldaia a biomassa?

AIEL vuole farlo incontrando i cittadini di persona nel corso di un Road Tour che attraverserà l’Italia. Uno stand informativo, con personale qualificato pronto a rispondere a tutte le domande sulla certificazione e sui suoi vantaggi, verrà posizionato nelle aree esterne di eventi del settore dell’energia o in zone di passaggio delle principali città italiane.

La prossima tappa sarà dal 24 al 26 marzo ad Arezzo, durante l’evento “Italia Legno Energia” (scopri tutte le tappe).

Del funzionamento della certificazione ci parla Marino Berton, Direttore Generale AIEL, in questo breve video:

Le stelle di Aria Pulita sono in linea con la classificazione dei generatori di calore contenuta nella recentissima DGR 5656/2016 della Regione Lombardia che individua una serie di misure per la gestione coordinata da parte dei Comuni del superamento dei limiti di legge delle polveri sottili.

Ne parla in questo video l’Assessore ambiente ed energia della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi.

Nell’opinione pubblica, e talvolta nelle istituzioni, c’è ancora la percezione che le fonti fossili, in particolare quelle gassose (metano e GPL), siano ‘più rispettose dell’ambiente’ se confrontate alla moderna combustione del pellet, perché emettono meno polveri.

È sicuramente vero che all’atto della combustione un combustibile solido (pellet) emette più polveri di uno gassoso (metano e GPL). Ma è importante comprendere questa differenza, oltre che in termini quantitativi, anche in termini di effettiva tossicità sulla salute umana del particolato emesso.

Per questo informare i cittadini su come scegliere le loro stufe e caldaie è un passo fondamentale per un’effettiva riduzione dell’inquinamento legato al riscaldamento da biomasse. In questo le istituzioni, a partire dai Comuni, dovrebbero dare maggior supporto.

Ne parla in questo video Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.

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