Domanda elettrica in calo, con le rinnovabili al 35,4%

A ottobre la domanda di elettricità in Italia è calo dell’1,7% su ottobre 2015. Su base annuale è a -2,5%. La produzione cumulativa da rinnovabili si attesta sui 91,2 TWh, 3,2 TWh in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. Il FV copre l'8% della domanda. Dagli ultimi dati Terna.

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A ottobre la domanda di energia elettrica in Italia è stata pari a 25,8 miliardi di kWh, con un calo dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre la produzione interna cresce del 7,1%, soprattutto per il forte aumento del termoelettrico (+19%).

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di ottobre ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-0,8%). Il trend è tuttavia su un andamento stazionario (vedi grafico).

I dati sono stati forniti dal rapporto mensile di Terna (report, pdf), che per questo mese arriva con un notevole ritardo rispetto al solito. Abbiamo notato peraltro un affinamento e un aggiornamento dei dati per l’anno in corso e per tutto il 2015, che qui utilizzeremo per rivedere in dettaglio alcune statistiche.

A ottobre la domanda di energia elettrica è stata coperta per il 91,1% con produzione nazionale e per la quota restante (8,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. A livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre 2016 è stata ovunque negativa: -2,1% al Nord, -1,4% al Centro e -1,1% al Sud.

A parte il forte aumento del termoelettrico nel mese di ottobre 2016 sull’ottobre di un anno fa, vediamo che aumenta la generazione da fotovoltaico (+13,4%) e da eolico (+1,3%). In netto calo la produzione idroelettrica (-35,4%) e geotermica (-1,4%) (vedi tabella in basso).

I dati su consumi e produzione elettrica dei primi 10 mesi 2016

La domanda dei primi dieci mesi del 2016 risulta in flessione del 2,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. A parità di calendario il dato è ancora più basso: – 2,7%.

Il valore cumulato della produzione netta (226,2 TWh) è in diminuzione del -1,3% rispetto allo stesso periodo del 2015. A livello territoriale i consumi elettrici sono tutti in diminuzione, tranne che nell’area Emilia Romagna-Toscana. Forte il calo dei consumi in Lombardia (-4,3%).

La produzione cumulativa da fonti rinnovabili a fine ottobre si attesta sui 91,2 TWh, contro i 94,5 del 2015 e i 102,1 del 2014. Quindi nei primi 10 mesi del 2016 le rinnovabili hanno prodotto 3,2 TWh in meno rispetto allo stesso periodo del 2015 (e quasi 11 TWh rispetto a gennaio-ottobre 2014).

Con questi numeri la quota di rinnovabili nel periodo gennaio-ottobre 2016 scende a 35,4%, come si può notare anche dal grafico a destra. Sulla produzione nazionale la percentuale di rinnovabili è al 40,4% (era al 41,2% nel gen-ott e al 45,2% nel 2014).

Questo trend “preoccupante” di diminuzione della generazione elettrica da fonti rinnovabili, anche con una domanda in flessione, è ovviamente da imputare soprattutto all’idroelettrico che perde oltre 5 miliardi di chilowattora in un anno e ben 14 rispetto al 2014 (anno tuttavia con eccezionale idraulicità).

Appena leggermente in saldo positivo la produzione da fotovoltaico (che secondo i nuovi dati ritorna in linea anno su anno), da biomasse e geotermica. L’eolico cresce dell’11,8%.

Il fotovoltaico a fine ottobre ha coperto nel corso dell’anno l’8% della domanda elettrica (9,1% sulla produzione nazionale). L’eolico il 5,6% della richiesta contro il 4,9% dell’anno prima. Ovviamente ancora in calo la quota dell’idroelettrico sulla domanda: 14,1%.

Pertanto, secondo i dati Terna, il fotovoltaico copre finora il 22,5% di tutta la generazione da rinnovabili, in aumento rispetto al 2015. L’idroelettrico scende al 40% circa, mente l’eolico passa dal 13,7% del 2015 al 15,8% di quest’anno, avvicinandosi alla produzione da bioenergie.

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