Fotovoltaico: 200 MW in grid parity per alimentare la rete RFI

Da un accordo tra Terna e Rete Ferroviaria Italiana un progetto per realizzare fino a 200 MW di impianti. Alimenteranno i consumi di Rete Ferroviaria Italiana con circa 300 GWh l’anno. Sarebbe una delle più importanti iniziative per il fotovoltaico italiano post-incentivi

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Fino a 200 MW di fotovoltaico in grid parity per alimentare con energia pulita la rete ferroviaria italiana.

Da un accordo tra Terna e Rete Ferroviaria Italiana potrebbe nascere una delle più importanti iniziative per il fotovoltaico italiano, la prima di questa scala realizzata senza incentivi.

Oggi, 17 novembre 2016, infatti, l’ad di Terna, Matteo Del Fante e quello di RFI, Maurizio Gentile, hanno firmato una lettera di intenti con l’obiettivo di collaborare per la individuazione e la realizzazione di “iniziative di interesse comune in materia di energie rinnovabili in Italia”.

In particolare, l’accordo prevede lo sviluppo da parte delle due società di “un progetto volto alla realizzazione di impianti fotovoltaici che alimenteranno con energia pulita i consumi elettrici di RFI.”

In base all’accordo – spiega una nota – si prevede di identificare aree su cui costruire impianti fotovoltaici per una potenza fino a un massimo di 200 MW, che garantiranno a Rete Ferroviaria Italiana una produzione di energia pulita fino a circa 300 GWh l’anno.

Tra i siti potenzialmente idonei per la localizzazione degli impianti sono stati individuati anche alcuni in Sardegna nell’area di Cagliari (Villasor, Selargius) e in quella di Nuoro (Bolotana).

Staremo a vedere se e con che ritmi il progetto si concretizzerà: i numeri sono importanti se raffrontati al mercato italiano del FV dell’era post-incentivi, dal quale sono praticamente spariti i grandi impianti.

Ricordiamo infatti che in tutto il 2015 in Italia si sono installati impianti per 298 MW, mentre a fine 2016 dovremo avere aggiunto altri 360 MW, in entrambi gli anni in gran parte nel residenziale, grazie alle detrazioni fiscali e comunque praticamente tutti in impianti sotto ai 100 kW (vedi grafico sotto, cortesia Anie e nostro articolo su ultimi dati).

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