Il repowering dell’eolico in Italia, criticità e prospettive

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In Italia ci sarà un ampio mercato per il repowering degli impianti eolici esistenti. Quali vantaggi e quali ostacoli? I modelli europei da prendere come esempio. Una video-intervista di QualEnergia.it a Simone Togni, Presidente ANEV e a Edoardo Zanchini, Vicepresidente Legambiente.

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Si parla sempre più spesso, anche in Italia, del rinnovamento dei parchi eolici, necessario sia per l’obsolescenza delle turbine installate ormai diversi anni fa che richiedono la sotituzione delle turbine con altre più efficienti, sia per la necessità di rispettare gli obiettivi europei di energia rinnovabile.

Il repowering degli impianti esistenti consentirebbe poi di sfruttare in modo più efficiente il territorio, visto che i siti più ventosi e accessibili sono stati occupati per primi e ospitano quindi gli impianti più vecchiNei prossimi anni in Italia potrebbe aprirsi un importante mercato per questo settore. Quali sono i vantaggi e quali invece gli ostacoli? Ci sono soluzioni applicate in altri paesi europei da tenere in considerazione?

QualEnergia.it lo ha chiesto a Simone Togni, Presidente dell’ANEV e a Edoardo Zanchini, Vicepresidente Nazionale di Legambiente, ai margini di un incontro organizzato dall’Associazione Nazionale Energia dal Vento nel corso di Key Energy 2016. Ecco la video-intervista:

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