ISES Italia: nella produzione scientifica sulle energie rinnovabili l’Italia è all’ottavo posto

  • 11 Novembre 2016

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L’associazione ISES Italia ha presentato i risultati del 2° Rapporto sulla Produzione Scientifica in tema di Energie Rinnovabili, IGP Index. Su 154 Paesi presi in considerazione, la ricerca scientifica italiana nel settore è all’ottavo posto nel mondo.

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L’associazione ISES Italia, in occasione della manifestazione Key Energy di Rimini, ha presentato i risultati del 2° Rapporto sulla Produzione Scientifica in tema di Energie Rinnovabili, IGP Index, elaborato dall’Osservatorio Nazionale di ISES Italia.

L’obiettivo del rapporto è quello di confrontare la posizione della ricerca italiana nel settore delle energie rinnovabili rispetto al contesto internazionale attraverso il calcolo dei principali indicatori bibliometrici disponibili, contenuti nelle banche dati ISI Web of Science di Thomson-Reuters e SCIval di Scopus.

È stato dunque elaborato un indice rappresentativo per l’anno 2015 – IGP Index (Index Green Paper), che sintetizza con un punteggio tre fattori:

  • il numero delle riviste internazionali maggiormente utilizzate dalla comunità scientifica (IGP riv)
  • la nazionalità dei ricercatori affiliati alle pubblicazioni (IGP aff)
  • l’impatto scientifico in termini di numero di citazioni ricevute e qualità della sede di pubblicazione (IGP cit).

I risultati

Su 154 Paesi presi in considerazione, la ricerca scientifica italiana nel settore delle energie rinnovabili è all’ottavo posto nel mondo, scendendo così di due posizioni rispetto allo scorso anno. Guidano la classifica gli USA arrivati primi, la Cina seconda e il Regno Unito al terzo gradino del podio. Prima dell’Italia troviamo ancora Germania (4°), Corea del Sud (5°), Giappone (6°) e India (7°).

Dopo la nostra posizione invece si collocano Australia (9°), Canada (10°), Francia (11°), Spagna (12°), Paesi Bassi (13°) e Malaysia (14°).

Una classificazione che non si discosta molto dai risultati del primo rapporto ISES Italia. Ad aggiudicarsi il podio nel 2014 sono state infatti nell’ordine Cina, Stati Uniti e Regno Unito.

Analizzando singolarmente i tre fattori che compongono l’IGP Index, il nostro Paese risulta 7° nell’IGP riv, 8° nell’IGP cit e 10° nell’IGP aff.

“L’IGP Index è lo strumento che mancava per comprendere definitivamente quanto la ricerca scientifica italiana riesca a essere un’eccellenza nel mondo nonostante il poco sostegno che riceve a livello pubblico, la pesante crisi economica del sistema privato e la conseguente “fuga dei cervelli” all’estero. La comunità scientifica italiana crede nelle rinnovabili e questa fiducia deve essere recepita dagli organi decisori del nostro Paese. La politica ritorni a considerare le rinnovabili quindi come una risorsa e non come un ostacolo per l’Italia”, ha detto Umberto Di Matteo, Presidente di ISES Italia.

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