La Piattaforma Tecnologica Nazionale sul Biometano presentata a Rimini

  • 9 Novembre 2016

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Presentata a Ecomondo la Piattaforma Tecnologica Nazionale sul Biometano che unisce industria, trasporti, settore agricolo, utilities e associazioni ambientaliste per far sì che l’Italia diventi produttore di uno dei biocarburanti avanzati più promettenti.

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Presentata a Ecomondo, alla Fiera di Rimini, la Piattaforma Tecnologica Nazionale sul (Bio)metano che unisce industria, trasporti, settore agricolo, utilities e associazioni ambientaliste per far sì che l’Italia diventi produttore di uno dei biocarburanti avanzati più promettenti.

Il biometano è prodotto sia dai sottoprodotti di origine agricola, sia dalla frazione organica dei rifiuti urbani. Al momento in Italia mancano ancora alcuni punti regolamentari necessari per dare il via ai progetti e sostenere l’operatività del settore.

Diverse sono le azioni volte allo sviluppo della produzione del biometano:

  • rivedere l’intervallo temporale per l’accesso agli incentivi;
  • prevedere entro il 2030 un target annuo minimo di immissione di biometano in rete pari ad almeno il 10% del metano immesso in rete nello stesso periodo;
  • prevedere un sistema di contabilizzazione che valorizzi la capacità delle imprese agricole e degli impianti di digestione anaerobica e compostaggio di sequestrare la CO2 in atmosfera;
  • istituire un Registro delle Garanzie di Origine del biometano per sviluppare un mercato attivo di scambi che faccia emergere il legame di valore tra biometano ed emissioni evitate di carbonio;
  • modificare la regolamentazione del mercato dei CIC (certificati di immissione in consumo).

Con il coordinamento di CIC, Consorzio Italiano Compostatori e CIB, Consorzio Italiano Biogas e la partecipazione di Anigas, Assogasmetano, Confagricoltura, Fise-Assoambiente, Legambiente, NGV Italy, Utilitalia, la Piattaforma intende valorizzare le soluzioni tecnologiche innovative per far sì che l’Italia diventi uno dei principali produttori di biometano ed esprima tutto il potenziale nel futuro greening delle attività produttive, della rete gas e della mobilità.

Secondo i firmatari della Piattaforma, l’Italia sarebbe nelle condizioni di raggiungere una produzione di 8,5 miliardi di metri cubi di biometano al 2030, non solo senza ridurre il potenziale dell’agricoltura italiana nei mercati alimentari, ma accrescendo la competitività e sostenibilità delle aziende agricole.

Ricordiamo che l’Italia è il secondo produttore di biogas europeo, dopo la Germania: a fine 2015 risultano operativi nel Paese circa 1.555 impianti biogas, il 77% dei quali alimentato da matrici agricole.

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