Fotovoltaico: “90 milioni in Trentino Alto Adige grazie alla risoluzione anticipata”. La proposta di Italia Solare

  • 18 Ottobre 2016

La proposta di risoluzione anticipata evolontaria delle convenzioni, a fronte di un pagamento una tantum dell'importo residuo, nelle due province autonome potrebbe portare 90 milioni di euro ai proprietari di impianti fotovoltaici fino a 3 kWp di potenza. Se ne parlerà a Bolzano il 26 ottobre.

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In Trentino Alto Adige ci sono oggi 7.738 impianti FV fino a 3 kWp di potenza, incentivati con i vari conto energia, con una potenza totale di circa 22 MW, ovvero il 4,5% del dato nazionale.

Italia Solare intende presentare al GSE una proposta di risoluzione anticipata, volontaria e quindi facoltativa, delle convenzioni con i proprietari di impianti fotovoltaici fino a 3 kWp di potenza a fronte di un pagamento una tantum dell’importo residuo dell’incentivo in conto energia, attualizzato e corretto in considerazione del naturale degrado dei componenti.

Secondo il modello elaborato dal’associazione, ciascun proprietario (Soggetto Responsabile) potrebbe ricevere in media circa 11.500 euro, cifra che varia a seconda del tipo di conto energia.

“Nell’ipotesi che abbiamo formulato – spiega una nota dell’associazione – in Trentino Alto Adige potrebbero arrivare circa 90 milioni di euro  che potrebbero servire da volano per il mercato dei sistemi di accumulo elettrico (batterie) e termico (pompe di calore). Si aprono quindi interessanti nuove opportunità per gli operatori del settore e per i proprietari di impianti. Opportunità che arrivano anche dal settore del revamping fotovoltaico. Infatti, dopo la pubblicazione delle linee guida da parte del GSE, Italia Solare ha presentato una proposta dettagliata per la semplificazione burocratica degli interventi sugli impianti.”

Italia Solare presenterà la proposta e approfondirà le altre tematiche a Bolzano il 26 ottobre durante il convegno “Una Marcia in più per gli Impianti FV”.

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