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TEA eletta in Corea tra le 40 migliori startup internazionali

La classifica rientra in un'iniziativa del ministero dell’industria e innovazione della Corea del Sud, il K-startup Grand Challenge, che aveva lo scopo di selezionare a livello mondiale 40 startup in grado di accelerare lo sviluppo del Paese.

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TEA, The Energy Audit, guidata da Eleonora Carta, si è qualificata tra le 40 migliori startup tecnologiche a livello mondiale.

La classifica rientra in un’iniziativa del ministero dell’industria e innovazione della Corea del Sud, il K-startup Grand Challenge, che aveva lo scopo di selezionare a livello mondiale 40 startup in grado di accelerare lo sviluppo del Paese. Alle prime 20 il governo garantirà la possibilità di creare un’azienda in Corea senza sottostare ai pesanti vincoli burocratici ora vigenti.

Le domande pervenute sono state 2400, con un picco di richieste dal SudEst Asiatico e dalla Silicon Valley. Dopo il primo round di selezione, che ha visto il numero di startup in gara ridursi da 2400 a 85, per i finalisti è stata organizzata un’intensa settimana di interviste con investitori, grossi gruppi industriali ed esponenti delle più importanti associazioni scientifiche e industriali nella Pangyo Tech Valley, nuovissimo campus tecnologico a sud di Seoul.

“Appena arrivata in Corea ho capito subito che la sfida sarebbe stata impegnativa. Mentre in Europa il rapporto tra richiedenti e selezionati era di 1 a 10, in Silicon Valley 23 richiedenti su 24 erano lì al final round. Segno che il livello medio delle proposte era altissimo” racconta Eleonora Carta, tra le pochissime CEO donna presenti e sola europea. Tra le tematiche più proposte l’energia, l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata”.

Fattore decisivo per l’entrata in classifica è stato il prodotto software di energy data science già venduto sul mercato coreano e giapponese. Con il software di TEA, è possibile prevedere la necessità di acqua per esempio di una città, studiando il pattern di consumo e di comportamento dei suo utilizzatori civili ed industriali. Un tema cruciale per la Corea del Sud, a causa della sua difficile situazione geo-politica.

Tutti gli acceleratori presenti hanno richiesto di poter avere the Energy Audit nel loro portfolio. Tre grossi conglomerati industriali hanno richiesto un appuntamento privato perché “estremamente interessati dalla possibilità offerta dal nostro software di predire sia il consumo che la produzione di energia, intercettando eventuali sprechi”, conclude Eleonora Carta.

Energy Audit è inoltre sponsor di un  un evento gratuito che si terrà a Milano il 26 ottobre dal titolo “L’azienda connessa e predittiva: Digitalizzare le operation & maintenance” che vuole in generale essere occasione per discutere di innovazione digitale e big data con i professionisti del settore, focalizzandosi sul contributo che le startup possono dare ai grandi gruppi.

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