Clima ed energia, dal Giappone per studiare l’Alto Adige

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La Provincia autonoma con i suoi obiettivi ambiziosi e le sue politiche efficaci si propone di diventare una vera e propria “Klimaland”. E per studiare quel che si sta facendo in Sudtirolo una delegazione di ricercatori, politici, ambientalisti e imprenditori è volata a Bolzano dal Giappone.

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Su clima ed energia l’Alto Adige fa scuola: un gruppo di ricercatori giapponesi che si occupano di ambiente, politica ed economia e di rappresentanti di società e organizzazioni energetiche e ambientaliste, nei giorni scorsi è arrivato a Bolzano per incontrare l’assessore ad Ambiente ed Energia Richard Theiner.

A interessare la delegazione nipponica le strategie elaborate dalla Provincia di Bolzano in tema di tutela del clima ed energia. La provincia autonoma come sappiamo da tempo sta attuando una serie di misure interessanti per raggiungere gli obiettivi che si è data per il 2030: aumentare la quota di rinnovabile del 27%, ridurre del 40% rispetto ai dati del 1990 le emissioni nocive e migliorare di una quota compresa tra il 27% e il 30% l’efficienza energetica.

“L’Alto Adige è sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea”, ha spiegato Theiner nell’incontro, mentre il direttore dell’Agenzia per l’ambiente, Flavio Ruffini, ha posto l’accento sugli enormi progressi compiuti nel processo di sostituzione dell’energia fossile con quella rinnovabile. “Entro il 2020 il nostro fabbisogno dovrà essere coperto per il 75% da energia rinnovabile, ed entro il 2050 puntiamo al 90%”.

Attualmente la produzione altoatesina è composta da 5.420 Gigawattore (GWh) di energia idroelettrica, 760 di geotermica, 88 di biomassa, 246 di fotovoltaica e 139 di solare.

Altro pilastro del percorso che intende portare la nostra Provincia a diventare un vero e proprio KlimaLand è poi l’efficienza energetica, alla quale è collegato un potenziale di risparmio davvero notevole: il consumo annuo pro-capite dovrà scendere a 2.500 watt  entro il 2020 e a 2.200 entro il 2050, e uno dei progetti di maggior successo è rappresentato da CasaClima.

Per quanto riguarda le emissioni inquinanti, infine, il percorso indicato dal pacchetto clima è decisamente ambizioso: partendo dalle 4,9 tonnellate di CO2 prodotte ogni anno da un abitante dell’Alto Adige, si intende scendere sotto le 4 tonnellate entro il 2020 e addirittura raggiungere le 1,5 tonnellate entro il 2050.

In chiusura di incontro, l’assessore Richard Theiner ha ringraziato gli ospiti giapponesi, alcuni dei quali provengono da Kyoto, la città nota per essere stata la sede della Convenzione per il clima organizzata nel 1997 dall’ONU e nel corso della quale fu sottoscritto il cosiddetto protocollo di Kyoto. “Fu il primo atto concreto – ha concluso Theiner – che fissava degli obiettivi obbligatori in tema di abbattimento delle emissioni inquinanti”.

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