Scaldacqua a pompa di calore, una piccola guida

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Costi, incentivi, funzionamento, vantaggi e svantaggi, installazione e manutenzione: diamo qualche informazione a chi sta pensando di installare uno scaldacqua a pompa di calore. Con la nuova tariffa elettrica e il conto termico si prevede un'impennata delle vendite di questi prodotti, anche integrate con altre tecnologie.

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Sempre più spesso, quando compriamo o ristrutturiamo casa, ci indirizziamo verso scelte di maggiore efficienza e risparmio energetico. Una soluzione che va in questa direzione è la pompa di calore scaldacqua (conosciuta anche come boiler) che, a differenza dello scaldabagno elettrico o a gas, riscalda l’acqua grazie al calore presente nell’aria facendo risparmiare così sulla bolletta dell’energia.

L’elettricità utilizzata dalla pompa di calore è soltanto quella necessaria a far funzionare il ventilatore che cattura l’aria presente nell’ambiente. Questo si traduce in un risparmio dei consumi che arriva fino al 75%.

“La pompa di calore prende un’unità di energia dalla rete elettrica e la moltiplica per 3 o per 4”, ci spiega Fernando Pettorossi, capogruppo del Gruppo Italiano Pompe di Calore di Assoclima, che paragona il meccanismo alle offerte “prendi 3 paghi uno” che troviamo al supermercato.

Questo rapporto oltre ad avere un effetto notevole sulla riduzione dei consumi (quindi sulle nostre tasche) ha anche un beneficio più generale: “riduce la necessità dell’Italia di importare energia primaria”.

Tariffa elettrica, incentivi e aspetti culturali

Finora queste nuove soluzioni sono rimaste un po’ indietro, per diverse ragioni strutturali, ma Pettorossi è convinto che le pompe di calore, comprese quelle per l’acqua calda, subiranno una forte crescita dovuta a diversi fattori: da una parte l’abolizione della tariffa elettrica progressiva, che sposterà sempre di più i consumi, anche domestici, verso il vettore elettrico, dall’altra la presenza degli incentivi.

Dal 31 maggio di quest’anno, infatti, oltre alle detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni è in vigore il Conto Termico 2.0 che dà un incentivo erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario entro 60 giorni dalla richiesta.

Ma la maggiore diffusione di questi prodotti è legata anche a fattori culturali: c’è una crescente spinta pubblicitaria e una maggiore consapevolezza sui temi del risparmio energetico. Oggi il consumatore medio è molto più informato e sensibile verso soluzioni alternative ed è in grado di effettuare scelte più sostenibili.

Il problema spazio, l’abbinamento con il solare, le pdc ibride

“Prevediamo un’impennata della richiesta di questi prodotti nei prossimi anni e sulle pompe di calore scaldacqua la stiamo già registrando – afferma Pettorossi – Il Conto Termico ne rende competitiva l’installazione e forse l’unico ostacolo resta lo spazio: c’è bisogno di una vasca che permetta l’accumulo di almeno un quintale d’acqua, così da far lavorare la pompa a una temperatura più bassa, intorno ai 50 °C”.

“Negli appartamenti più piccoli – continua – questo può rappresentare un problema, ma resta il fatto che, soprattutto per una famiglia numerosa, questa soluzione è molto più conveniente. Crediamo che il vettore elettrico avrà una maggiore diffusione, rispetto al gas. Cosa che si evince già oggi dai dati di alcune grandi città come Torino”.

Se lo scaldabagno a gas è considerato più comodo perché immediato, sostituirlo con uno a pompa di calore avrebbe il vantaggio di far calare l’uso smodato di gas nelle nostre città.

Gli scaldacqua a pompa di calore sono certificati dalla legislazione europea come Best Available Tecnology del settore e il Regolamento UE sull’etichettatura energetica dei prodotti destinati alla produzione di acqua calda sanitaria li classifica come la tecnologia più efficiente (Classe A).

Si tratta, infatti, di una tecnologia rinnovabile che, utilizzando l’aria interna come sorgente di calore, permette di non sprecare questa energia gratuita garantendo performance elevate. Questi impianti si integrano poi con fotovoltaico e solare termico: l’abbinamento funziona molto bene e c’è un’esaltazione reciproca delle due tecnologie.

Ci sono inoltre soluzioni come la pompa di calore ibrida che lavora con l’aggiunta di una caldaia: un sistema di controllo intelligente regola le due tecnologie e quando le temperature sono molto basse scatta il vettore energetico più conveniente per l’utente.

C’è infine un altro aspetto molto importante da menzionare: “la pompa di calore ha zero emissioni in sede locale e migliora di molto la qualità dell’aria sia interna che esterna, riducendo i rischi di diverse malattie e rappresentando un rifugio sicuro per chi è allergico. E all’esterno si abbatterebbero i particolati locali e i PM10.”

Diversi studi hanno dimostrato i grandi vantaggi che si avrebbero in termini di minori costi sanitari. Se il 30% dei 13 milioni di appartamenti attualmente da recuperare fosse dotato di pompe di calore in assenza di centro di combustione si avrebbe un abbattimento di diversi miliardi di euro sui costi della sanità.

Negozi di termoidraulica confermano che negli ultimi mesi è aumentata molto la richiesta di scaldacqua a pompa di calore “probabilmente per una maggiore pubblicità e perché sono molti architetti e geometri consigliano questi prodotti”, ci dice il rappresentante di Assoclima.

La convenienza c’è, soprattutto nei casi di maggiore utilizzo di acqua calda, come per alberghi e B&B, ma anche per una famiglia numerosa. In questi casi la spesa iniziale, che è circa il doppio rispetto ad uno scaldabagno elettrico, si ammortizza in pochissimo tempo e si ha, come detto, un risparmio notevole in bolletta. Si potrebbe sconsigliare a chi vive da solo o ad una signora anziana, abituata allo scaldabagno elettrico, ma in tutti gli altri casi conviene.

Come funzionano

Gli scaldacqua a pompa di calore sono basati su un circuito chiuso percorso da uno speciale fluido (frigorigeno) che, a seconda delle condizioni di temperatura e di pressione in cui si trova, assume lo stato di liquido o di vapore. Il circuito è costituito da:

  • compressore
  • condensatore
  • valvola di espansione
  • evaporatore

Il fluido frigorigeno, attraverso cambiamenti di stato e cicli di compressione ed espansione, preleva il calore contenuto nell’aria e lo cede all’acqua sanitaria per portarla a circa 60 °C (temperatura di stoccaggio nel bollitore).

L’energia elettrica consumata per questo processo è soltanto quella necessaria a far funzionare il ventilatore che cattura l’aria e il compressore che movimenta il fluido nel circuito. Il condensatore e l’evaporatore sono costituiti da scambiatori di calore, cioè tubi posti a contatto con un fluido di servizio (che può essere acqua o aria) nei quali scorre il fluido frigorigeno che cede calore al condensatore e lo sottrae all’evaporatore. Al raggiungimento del carico massimo di potenza la pompa di calore si spegne per ridurre i costi.

Criteri di scelta e manutenzione

Nella scelta della pompa di calore bisogna considerare:

  • le caratteristiche climatiche del luogo dove viene installata
  • le caratteristiche tipologiche dell’edificio
  • le condizioni di impiego

Le caratteristiche climatiche hanno importanza soprattutto qualora la sorgente fredda sia l’aria esterna: d’inverno può formarsi brina sull’evaporatore, con conseguente cattivo scambio termico. Ma in genere la pompa di calore è dotata di un dispositivo di sbrinamento. Il problema tuttavia non si presenta se si utilizza come sorgente fredda aria estratta o acqua.

Le caratteristiche tipologiche dell’edificio influenzano la scelta del tipo di pompa di calore:

  • in un appartamento vanno valutati gli spazi necessari per l’installazione e l’opportunità di utilizzare sistemi monoblocco o “split”;
  • nelle case monofamiliari la pompa di calore può essere installata in cantina o nel locale caldaia per non avere problemi di rumore e condensa;
  • negli esercizi commerciali l’installazione di una pompa di calore ad aria estratta può risultare molto conveniente poiché l’azione di raffreddamento e di deumificazione rende più confortevole l’ambiente di lavoro.

Le condizioni di impiego: se l’ambiente è destinato a residenza o ad attività lavorativa sedentaria non rumorosa, è consigliabile la scelta di una pompa di calore del tipo “split”.

La pompa di calore richiede una corretta installazione e manutenzione per conseguire buone prestazioni nel tempo. Alcuni interventi di ordinaria manutenzione possono essere effettuati direttamente dall’utente ad intervalli regolari di tempo:

  • pulizia dell’evaporatore e del condensatore
  • pulizia dei filtri
  • pulizia del tubo di scarico della condensa, come consigliato dai libretti di istruzioni allegati alla pompa di calore.

Alcuni prodotti sul mercato

Ariston resta la marca principale sul mercato, perché ha una vasta gamma di prodotti che copre tutti i possibili usi. Offre una decina di prodotti murali e alcuni a basamento. Tra i primi c’è il NUOS Evo Split 80-110, facile da installare, compatto e silenzioso. Ha una funzione “Green” che massimizza il risparmio energetico (la macchina lavora esclusivamente in pompa di calore riscaldando l’acqua sanitaria fino a 62 °C), una funzione “Boost” che riduce al minimo i tempi di riscaldamento aumentando il comfort sanitario, una funzione “Antilegionella” che prevede cicli automatici di disinfezione con cadenza mensile e  la funzione che permette di programmare orari e temperatura dell’acqua a proprio piacimento.

La Viessmann propone lo scaldacqua Vitocal 060-A con un rendimento al top della categoria, comfort elevato ed è tra le più compatte sul mercato: può essere installata anche in un locale con un soffitto di soli 2 m. Viessmann ha sviluppato un processo di smaltatura unico dell’interno del bollitore grazie al quale nessun metallo pesante viene trasferito nell’acqua calda. Possibilità di integrazione con il fotovoltaico, che permette di risparmiare fino al 40% in più e anche abbinamento al solare termico.

Ci sono anche altri marchi come Daikin Air Conditioning Italy, Kronoterm, Vaillant e Clima Veneta.

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