Apertura MSD, le proposte di Italia Solare all’Autorità

  • 21 Luglio 2016

L'associazione ha formulato una serie di osservazioni e proposte mirate a consentire in tempi rapidi una partecipazione attiva dei prosumer, in particolare da fotovoltaico, nel mercato dell'energia. Il documento con le proposte.

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Come sappiamo, l’Autorità per l’Energia ha pubblicato un documento di consultazione finalizzato a definire i primi interventi per consentire l’apertura del mercato del dispacciamento (MSD) alla generazione distribuita, alle fonti rinnovabili non programmabili, agli accumuli e alla gestione della domanda (si veda anche QualEnergia.it, “Apertura MSD. Quali opportunità per rinnovabili, storage e gestione della domanda“).

Italia Solare ha formulato e inviato oggi, 21 luglio, all’Autorità una serie di osservazioni e proposte mirate a consentire in tempi rapidi una partecipazione attiva dei consumatori/produttori, in particolare da fotovoltaico (vedi allegato in basso).

Nel dettaglio, Italia Solare propone di modificare la regolazione economica del MSD e consentire da subito alle piccole unità di produzione, anche in forma aggregata e facoltativa, la partecipazione al mercato del dispacciamento e l’utilizzo di contatori a misura oraria che permettano ai consumatori/produttori domestici e alle piccole imprese di gestire consapevolmente i propri consumi.

L’associazione ritiene che in questo modo si possa creare il contesto per la nascita di nuove opportunità nel settore del fotovoltaico sia per gli impianti esistenti che per i nuovi.

Finora l’MSD – per i parametri tecnici da rispettare per chi vi partecipa – è stato, di fatto, riservato agli impianti termoelettrici di una certa taglia. I codici di rete, infatti, sono stati scritti in un contesto storico in cui il mix elettrico era molto diverso e orientato verso i grossi impianti programmabili.

Con il nuovo dco, il 298/2016, si punta invece a svecchiare il sistema, consentendo a tutti, rinnovabili non programmabili comprese, di partecipare, nei limiti delle possibilità tecniche. Questo potrebbe creare una serie di nuove opportunità per eolico, fotovoltaico, sistemi di accumulo, tecnologie per la gestione della domanda.

Anche se, come si spiegava nell’analisi su QualEnergia.it, in questa fase iniziale e transitoria c’è ancora molto da valutare e, per gli impianti a rinnovabili non programmabili incentivati bisognerà vedere se, con le remunerazioni attuali, convenga partecipare al MSD.

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