Obama rilancia il solare domestico “per tutti”

L’obiettivo della Casa Bianca è 1 GW di nuovi impianti fotovoltaici residenziali entro il 2020, puntando anche sulle famiglie a basso reddito. L’amministrazione Obama vuole potenziare i programmi PACE, che prevedono speciali finanziamenti agevolati destinati all’efficienza energetica e alle rinnovabili.

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La Casa Bianca prova a rilanciare i programmi PACE, Property Assessed Clean Energy, nell’ambito della nuova strategia, concordata con diverse agenzie federali, per promuovere l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili nelle case americane (vedi anche QualEnergia.it).

Di che cosa si tratta? L’iniziativa-ombrello è la Clean Energy Savings for All, che nelle intenzioni del presidente Barack Obama dovrebbe favorire gli investimenti nelle tecnologie pulite e contribuire così a ridurre le bollette domestiche. Un obiettivo particolarmente ambizioso, annunciato proprio ieri, è sviluppare, entro il 2020, 1 GW di sistemi fotovoltaici nelle abitazioni delle famiglie a basso e medio reddito.

I programmi PACE, ricordiamo, consentono a proprietari/inquilini di realizzare progetti finalizzati al risparmio energetico e alla produzione di elettricità con fonti rinnovabili, attraverso finanziamenti con tassi di interesse molto bassi.

La particolarità di questo meccanismo è che il prestito non è legato al singolo individuo, bensì all’abitazione stessa. Significa che il finanziamento, da ripagare in un certo numero di anni con rate fisse “agganciate” alla proprietà immobiliare, si trasferisce dal vecchio al nuovo proprietario in caso di vendita/affitto dell’abitazione.

Normalmente i soldi sono prestati dalle autorità locali (città, contee, distretti speciali e così via) tramite l’emissione di obbligazioni. Pioniere di questi finanziamenti è stato il piano-pilota Berkeley First in California, nel 2008, centrato sull’installazione di nuovi impianti fotovoltaici.

La strada, però, è andata presto in ripida salita, perché i due colossi pubblici che controllano il mercato secondario dei mutui immobiliari americani, Fannie Mae e Freddie Mac, hanno criticato apertamente i programmi PACE.

Il rischio, secondo loro, è gravare le case di troppi prestiti che i proprietari non sarebbero poi in grado di ripagare nei termini concordati. Un altro problema è la “competizione” tra le rate dei mutui e quelle dei finanziamenti PACE: a quali dare la precedenza, in caso di difficoltà economiche del proprietario/inquilino? Ecco perché gli schemi Property Assessed Clean Energy (per inciso: questo è un acronimo generico, poi esiste una moltitudine d’iniziative locali con nomi diversi) hanno vissuto di alti e bassi.

Secondo i dati aggiornati dalla Casa Bianca, sono quindici gli Stati americani ad aver approvato delle leggi che permettono di utilizzare questo veicolo finanziario in ambito residenziale. Finora sono circa 100.000 le abitazioni ad aver beneficiato di lavori di riqualificazione energetica grazie agli speciali finanziamenti agevolati, per un valore totale superiore a 2 miliardi di dollari.

Così un punto centrale nel nuovo piano solare dell’amministrazione Obama è la pubblicazione di linee-guida aggiornate sull’utilizzo dei programmi PACE da parte della Federal Housing Administration.

L’obiettivo è superare la contrapposizione d’interessi, tra chi eroga i mutui e chi concede i prestiti per finanziare l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Il documento, in sintesi, vuole facilitare l’adozione di questi schemi, anche da parte delle famiglie economicamente più svantaggiate.

Vedremo se queste e altre misure avranno gli effetti desiderati. Un articolo di PV-Magazine, intanto, fa notare che il successo dei finanziamenti PACE non è stato così ampio come molti credevano all’inizio.

La California aveva aggirato l’ostruzionismo di Fannie Mae e Freddie Mac, vi si legge, creando un fondo speciale da 10 milioni di dollari con cui coprire gli eventuali – peraltro molto rari – default dei debitori. Tuttavia, le iniziative Property Assessed Clean Energy hanno contribuito solo in piccola parte agli investimenti globali USA per i progetti fotovoltaici. 

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