Indagine sui sistemi di gestione dell’energia certificati ISO 50001 in Italia

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Come si stanno sviluppando in Italia i sistemi di gestione dell’energia (SGE), definiti dalla norma ISO 50001 e introdotti nel 2011? Quali benefici danno all'aziende? Lo spiega un'indagine curata negli ultimi due mesi da Fire, insieme a CEI e CTI.

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“I sistemi di gestione dell’energia collegati alla norma ISO 50001 sono uno strumento fondamentale per aiutare le imprese a collegare core business e sostenibilità, in quanto investono nel tempo tutta l’organizzazione nella gestione delle risorse”. Lo ha detto Dario di Santo della Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia (FIRE) nel corso della presentazione a Milano, il 21 giugno, dell’“Indagine sui sistemi di gestione dell’energia certificati ISO 50001 in Italia. Evoluzione, problematiche e dati”, condotta negli ultimi due mesi da Fire, con CEI e CTI.

I sistemi di gestione dell’energia (SGE), definiti dalla norma ISO 50001, sono stati introdotti nel 2011 sulla scorta della norma europea EN 16001. Si basano sul ciclo di miglioramento continuo Plan-Do-Check-Act focalizzato sull’energia (vedi schema sotto) e sono caratterizzati da un approccio quantitativo fondato su dati misurati, che ne assicura una maggiore efficacia rispetto ai sistemi analoghi sulla qualità (ISO 9001) e sull’ambiente (ISO 14001).

Si è spiegato che anche una ricerca dell’Harvard Business School mostra come le imprese che hanno investito su ambiente, aspetti sociali e governance in modo intelligente abbiano ottenuto dagli anni ‘90 ad oggi consistenti miglioramenti in termini di aumento del valore delle proprie azioni.

I sistemi di gestione dell’energia consentono di avviare questa trasformazione e i risultati si vedono, come mostrano le esperienze di Germania, Usa, Irlanda, Svezia e anche Italia.

In Italia però manca un supporto adeguato da parte pubblica, spiega Fire: negli altri Paesi l’adozione dei sistema di gestione dell’energia (SGE) è incentivata direttamente o indirettamente, in quanto dà la possibilità di accedere ad altre agevolazioni, come quelle per le imprese a forte consumo di energia.

Dallo studio è emerso che un SGE certificato ISO 50001 non solo consente di realizzare dei consistenti risparmi energetici, ma permette di sfruttare investimenti di tipo energetico e ambientale per cogliere dei benefici in collegamento al core business. Nel grafico (clicca per ingrandire) si può notare che dal 2014 il sistema è in crescita. A giugno 2016 le organizzazioni certificate ISO 50001 sono circa 350 a cui corrispondono 630 siti.

Il Comitato Termotecnico Italiano (CTI), nel corso dell’incontro, ha evidenziato come la ISO 50001 sia a livello internazionale in fase di revisione per aumentarne l’efficacia e rispondere ad alcune problematiche emerse nei primi cinque anni di utilizzo sul campo. Sono state pubblicate diverse norme che coprono temi come le diagnosi energetiche, la misura dei risparmi energetici, il benchmarking, ecc.

Il collegamento fra SGE e obblighi per le grandi imprese è stato illustrato dall’ENEA, che ha mostrato il buon risultato conseguito a livello nazionale sull’obbligo del 2015 e ha chiarito i benefici che derivano dalla certificazione nell’adempimento di quanto previsto dal D.Lgs. 102/2014 in termini di diagnosi energetiche obbligatorie.

Dal punto di vista operativo sono emersi diversi aspetti grazie agli interventi di Certiquality, Energy Team, Fedabo, Hitachi, Kairos, Schneider Electric, Seaside, V.P.E. e Roedl & Partner e alla condivisione di Fire di quanto emerso al recente incontro internazionale di Stoccolma:

  • le imprese certificate ISO 50001 sfruttano meglio le risorse energetiche di quelle non certificate, e nel tempo accostano al vantaggio economico del risparmio energetico quello di una maggiore competitività e di migliori performance finanziarie per la capacità di introdurre innovazioni più marcate sui processi e negli edifici che si riflettono sul core business;
  • lo sviluppo tecnologico dei sistemi di monitoraggio e software e la crescente connessione fra i vari dispositivi aziendali consente di ottenere forti sinergie con il sistema di gestione dell’energia, rendendolo più efficace e massimizzandone l’impatto sulle pratiche aziendali;
  • fra i punti da migliorare per le organizzazioni che si certificano ci sono il coinvolgimento delle diverse funzioni aziendali nel sistema di gestione, la comunicazione verso l’interno e l’esterno, e l’adozione di procedure di acquisto di beni e prodotti che tengano conto dell’impatto energetico e ambientale nel ciclo di utilizzo aziendale;
  • le difficoltà riguardano il coinvolgimento delle PMI, la possibile burocrazia collegata agli SGE e la mancanza di tempo e risorse, che rende più complesso per i dipendenti adattarsi al sistema stesso.

I sistemi di gestione dell’energia sono consigliati in tutte le realtà medio-grandi in virtù dei benefici superiori che consente di ottenere grazie alla definizione di politiche aziendali con obiettivi specifici, all’impegno dei vertici dell’organizzazione, al coinvolgimento di tutti i livelli del personale, alla definizione di un piano di azione dettagliato e alle azioni di monitoraggio dei consumi puntuali e di sensibilizzazione del personale.

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