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Energy storage, anche gli Usa premono sull’acceleratore

La Casa Bianca ha annunciato una serie di iniziative per accelerare lo sviluppo dei sistemi di accumulo. Tra investimenti pubblici e privati in 33 Stati, il programma dovrebbe portare a installare 1,3 GW di accumuli in 5 anni, in gran parte utility scale: circa 1 miliardo di $ di investimenti.

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Le batterie sono l’ingrediente strategico del nuovo sistema elettrico che sta prendendo forma e gli Stati UNiti sembrano averlo capito bene. La Casa Bianca, infatti, ieri ha annunciato un programma pubblico-privato per accelerare l’adozione dei sistemi di accumulo.

Se nel solo 2015 la capacità di storage degli Stati Uniti è raddoppiata, arrivando a 500 MW, solo grazie agli investimenti appena annunciati, circa un miliardo di dollari tra fondi pubblici e privati, nel giro di 5 anni si aggiungeranno 1.300 MW di storage.

È questo il risultato del “Summit on Scaling Renewable Energy and Storage with Smart Markets”, nel contesto del quale il Governo federale  ha riunito a regolatori, utility, enti di ricerca e altri stakeholder per promuovere l’integrazione delle rinnovabili nella rete per mezzo dei sistemi di accumulo.

Il programma presentato all’incontro (fact-sheet in allegato in basso) prevede investimenti, sia pubblici che privati, in 33 Stati dell’Unione per implementare lo storage per la rete, oltre a azioni di supporto pubblico, quali impegni nella ricerca e nella regolamentazione.

Il governo federale si è impegnato in una serie di programmi di storage e microgrid nelle basi militari e presso le comunità rurali; mentre 16 tra utility e altre aziende hanno annunciato nuovi progetti e obiettivi sugli accumuli veri e propri, ma anche sugli scaldacqua intelligenti, nuovi contatori smart e programmi di gestione della domanda.

Ad esempio l’esercito realizzerà un sistema di accumulo da 50-100 MW in una base militare in California e un altro progetto da 6 MW di fotovoltaico accoppiati con 6 MW di storage in un altra base sempre in California.

Gli impegni nello storage di soggetti importanti come i gestori di rete di California e Massachussets, e diverse utility private erano già noti e sono stati confermati. A questi si sono aggiunti gli annunci di altri big come le due società elettriche del Sud degli Usa Duke Energy e NextEra Energy o del Los Angeles Department of Water and Power (LADWP) che aggiungerà 24 MW di storage già nel 2016 e ha un target di 178 MW per il 2021.

Se quello dello storage era già un settore che stava crescendo rapidamente “aggiungere all’equazione una spinta pubblico-privata di scala nazionale darà una meritata accelerazione,  portando a rivedere al rialzo le previsioni sullo storage”, spiega Ravi Manghani di GTM Research in una nota sulle conseguenze dei nuovi impegni per il mercato.

Qui sotto le previsioni di GTM sul mercato Usa degli accumuli riviste a valle dei nuovi annunci:

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