RES4Africa, il know-how italiano per lo sviluppo delle rinnovabili nell’Africa sub sahariana

  • GP
  • 19 Maggio 2016

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Oggi 600 mln di persone in Africa sub-sahariana vivono senza elettricità. Incrementare l’accesso all’energia nelle aree rurali è diventata una delle priorità. La quota di rinnovabili nel mix energetico africano dovrebbe raggiungere una quota del 50% al 2030. L’industria italiana può fare la sua parte.

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Quali sono le opportunità e le sfide legate agli investimenti energetici nei Paesi dell’Africa sub-sahariana, a partire dall’esperienza nell’area mediterranea? Di questo si è discusso questa mattina durante il convegno “Enhancing Investments for Clean Tech Solutions, Beyond MENA Towards Africa: Challenges and Opportunities”, organizzata da RES4MED con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, presso Auditorium Enel di Viale Regina Margherita.

Durante l’evento Francesco Venturini, CEO di Enel Green Power, in veste di Presidente dell’Associazione RES4MED, ha lanciato “RES4Africa”, il nuovo progetto che amplia l’ambito geografico delle attività cogliendo la sfida che offre il continente africano in relazione alle sue potenzialità e opportunità di crescita nel settore delle energie rinnovabili. Venturini ha ricordato la necessità dello sviluppo delle infrastrutture per garantire l’accesso all’elettricità alle popolazioni locali, all’industria e all’agricoltura, che sarà reso possibile da quadri regolatori stabili che garantiscano la bancabilità dei progetti agli investitori.

Di cosa ha bisogno l’Africa per crescere?

L’Africa si trova a dover fronteggiare la grande sfida dell’energia: la crescita della popolazione e il progresso economico-sociale generano un forte incremento nella domanda di energia in un territorio caratterizzato da livelli bassi di accesso all’energia. Dall’anno 2000 la domanda energetica nelle regioni dell’Africa sub-Sahariana ha registrato un incremento del 45%.

Escludendo il Sud Africa, la media dei consumi si attesta intorno ai 160 kWh pro-capite per anno a fronte di una media italiana di 5000 kWh. Il ruolo del settore privato e degli investitori internazionali è senza dubbio cruciale per traguardare gli obiettivi nazionali di sviluppo delle rinnovabili, per aumentare la competitività del sistema e per sostenere l’innovazione delle infrastrutture energetiche.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) stima che gli investimenti nella fornitura di energia nei prossimi anni si attesteranno a circa 110 miliardi di dollari all’anno fino a raggiungere un totale di tremila miliardi di dollari al 2040. Anche grazie agli impegni presi durante la COP21 di Parigi, la Word Bank stima un afflusso di capitali nelle regioni africane per un totale di 16,1 miliardi di dollari già al 2020.

In questo contesto, le energie rinnovabili sono un elemento fondamentale nel futuro mix energetico e hanno un alto potenziale di sviluppo anche in risposta alla necessità di elettrificazione.
Le tecnologie rinnovabili rappresentano già adesso le soluzioni più competitive per l’elettrificazione dell’Africa, attraverso sistemi centralizzati e decentralizzati, i sistemi cosiddetti mini-grid.                                                          

Per quanto riguarda le grandi centrali, quelle idroelettriche ed eoliche potrebbero attestarsi sui 100 GW di capacità installata ciascuna, seguite dal solare con 70 GW.

Ad oggi 600 milioni di persone in Africa sub-sahariana vivono senza accesso all’elettricità, la metà del totale mondiale di 1.2 miliardi. Incrementare l’accesso all’energia nelle aree rurali è una delle priorità. Considerando sia le grandi centrali sia i sistemi isolati, la quota di energie rinnovabili nel mix di generazione africano dovrebbe raggiungere una quota del 50% al 2030.  E l’industria italiana può fare la sua parte. 

La Commissaria alle Infrastrutture ed Energia dell’African Union Commission, Elham Ibrahim, ha sottolineato durante il convegno l’urgenza di un’azione di scambio di esperienze nel settore delle energie verdi, assicurando massimo impegno per garantire un quadro regolatorio che faciliti gli investimenti internazionali.
Il Direttore della Crescita sostenibile e Sviluppo della Direzione Generale per la Cooperazione Internazionale della Commissione Europea, Roberto Ridolfi, ha confermato il supporto economico della Commissione europea per progetti di sviluppo nell’Africa Sub Sahariana anche per favorire il settore privato.

Come attrarre gli investimenti

Proprio sul tema degli investimenti nei Paesi Africani RES4MED ha realizzato un’analisi delle principali barriere all’investimento nei Paesi dell’area mediterranea, dal titolo “Survey on the main barriers affecting investments in RE capacity in the Mediterranean” (lo studio è disponibile al seguente link).

A conferma della volontà italiana di co-investire nei Paesi della sponda sud per rafforzarne l’economia in questa delicata fase di transizione socio-politica, è stato siglato un accordo di collaborazione tra il Presidente di RES4MED Francesco Venturini e il Direttore della divisione rinnovabili della Società elettrica Tunisina, STEG, Moncef Harrabi.

Con il progetto RES4Africa saranno sviluppati simili accordi di collaborazioni anche con i principali stakeholders dei Paesi dell’Africa sub-sahariana al fine di porre le basi per lo sviluppo di un dialogo efficace tra pubblico e privato nello sviluppo delle fonti rinnovabili.

Prossimo evento in Kenya a fine ottobre

L’impegno verso l’Africa è stato ribadito in chiusura della Conferenza dal Segretario Generale di RES4MED, Roberto Vigotti, che ha confermato la collaborazione con l’African EU-Energy Partnership (AEEP), definita il 16 maggio durante lo Stakeholder Forum AEEP tenutosi a Milano.

Come primo obiettivo dalla collaborazione con AEEP, il Segretario di RES4MED ha annunciato il RES4Africa Day che si svolgerà a Nairobi, in Kenya, il prossimo 26 e 27 ottobre.
L’Africa può diventare la forza trainante dell’innovazione energetica, un laboratorio aperto per ideare nuovi modelli di business. La crescita delle rinnovabili in Africa è in grado di offrire reali opportunità economiche per l’industria locale e per i player internazionali, creando numerosi posti di lavoro per una popolazione giovane e in rapida crescita.

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