La maggior parte delle celle solari che vengono prodotte oggi sono dotate di una grande superficie metallica di contatto che copre l’intera parte posteriore del wafer di silicio e che permette all’elettricità di fluire dalla cella all’elettrodo. Questa configurazione limita tuttavia l’efficienza della cella e, di conseguenza, quella del modulo solare.
Un’alternativa per ottenere delle prestazioni più alte consiste nella tecnologia PERC-Passivated Emitter and Rear Cell, scoperta nel 1989. A differenza delle celle convenzionali, per ottenere una cella in tecnologia PERC si utilizza uno strato riflettente aggiuntivo sul retro della cella e in esso vengono realizzati migliaia di punti di contatto elettrico.
Finora, il momento più complesso nella realizzazione di una cella PERC era rappresentato dalla realizzazione dei punti di contatto. Una soluzione a basso costo è stata sviluppata dai ricercatori del centro di ricerca Fraunhofer ISE di Friburgo (Germania) grazie al processo LFC (Laser Fired Contact), che ha permesso per la prima volta la produzione industriale in serie di celle solari in tecnologia PERC (
La tecnologia PERC prevede l’introduzione di …