Decreto rinnovabili elettriche verso la firma: un’analisi dei contenuti

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Nuovo metodo di calcolo per il contatore degli incentivi, novità per biomasse e idroelettrico, tempistiche delle aste, tariffe ad accesso diretto solo “virtuali” e incognite per il post 2016. Cerchiamo di capire cosa cambia (e non cambia) con il decreto che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2016.

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L’aspetto positivo è che la nuova stesura dell’attesissimo decreto sule rinnovabili elettriche, diverse dal fotovoltaico, allontana definitivamente le preoccupazioni sul raggiungimento del tetto di spesa dei 5,8 miliardi, che farebbe cessare l’accesso agli incentivi.

Il difetto principale è che il decreto è sostanzialmente una pezza provvisoria con effetti limitati e che cessano a fine anno: tra gli operatori c’è grande attesa per il provvedimento che dovrà disciplinare gli incentivi dal 2017, secondo quanto annunciato dal Governo “con un orizzonte triennale”. Decreto che si spera segua una strada più lineare e rapida rispetto a quello che i ministri si apprestano a firmare.

Si possono sintetizzare così le impressioni che abbiamo raccolto sul nuovo decreto FER non-FV a valle della pubblicazione della nuova bozza e in attesa della firma e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ma vediamo per punti i temi più importanti …

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