Ecco come cambierebbe il mix elettrico europeo se aumentasse il prezzo della CO2

Uno studio francese sull’Emission Trading Scheme europeo arriva alla conclusione che con un prezzo della CO2 di 30 €/t le emissioni diminuirebbero del 15% e del 33% con un prezzo di 100 €. Un vantaggio per le rinnovabili, ma anche per il gas, che diventerebbe più competitivo del carbone.

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Allo scopo di assistere i governi europei nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra (-40% al 2030 rispetto ai valori del 1990), il Gestore della Rete Elettrica francese (RTE) e l’Agenzia francese per l’Ambiente e la Gestione dell’Energia (Ademe) hanno analizzato come cambierebbe il mix elettrico europeo al variare del prezzi della CO2 nell’ambito dell’ETS (Emission Trading Scheme) entrato in vigore nel 2007.

Il risultato è chiaro: per rendere più verde il mix elettrico, i governi dovrebbero stabilire un prezzo della CO2 assai più elevato di quello attuale, che è di 5,5 euro per tonnellata di CO2 (aprile 2016).

Per condurre la ricerca, Ademe e RTE hanno analizzato i sistemi elettrici di tredici Paesi che rappresentano il 70% delle emissioni di gas serra a livello europeo: Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Svizzera, Austria, Belgio, Lussemburgo, Liechtenstein.

 

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