“Per quale tecnologia energetica ci ringrazieranno le generazioni future?” Questa domanda è stata posta in apertura di uno studio della Intergenerational Foundation, una organizzazione inglese che ha analizzato il contestato e costoso progetto di costruzione di due reattori nucleari a Hinkley Point C (Toxic Time Capsule: Why nuclear energy is an intergenerational issue – pdf).
Ma è una domanda che possiamo porci anche noi, che il nucleare lo abbiamo saggiamente rifiutato per ben due volte, e che ci troviamo ora davanti a una nuova occasione per esprimere la nostra opinione sul sistema energetico italiano; perché un referendum non è altro che questo: un’occasione partecipativa.
Per questo è importante andare a votare il 17 aprile: perché per me la parola democrazia è un po’ vuota, quella piena è “partecipazione”, se c’è, allora, possiamo parlare di democrazia, altrimenti no; il che mi fa sempre considerare diseducativo invitare alla non partecipazione.
Detto questo, la domanda della Intergenerational Foundation riguarda anche noi e il referendum sulle trivelle in mare entro le 12 miglia marine.
Ma perché non permettere il consumo totale di un pozzo quando è già scavato, si chiede più d’uno? Che male c’è? Ma il divieto in vigore entro le 12 miglia non è stato introdotto senza un perché e il perché è che un pozzo ha un impatto sull’ambiente negativo (ce l’ha anche oltre le dodici miglia ma lo accettiamo). E un impatto sul clima ce l’ha tutto quello che estraiamo e bruciamo.
Quindi la domanda a cui siamo chiamati a rispondere è: prima l’economia o prima l’ambiente? Prima l’interesse economico di un’impresa o quello collettivo di rispettare un po’ di più il mare e le nostre coste?
Le generazioni future di cosa ci ringrazieranno di più? Di aver svuotato del tutto le “sacche” di gas/petrolio vicino alle coste, liberando tutta la CO2 inglobata, o per aver spremuto le meningi per trovare altri modi più “smart” e rispettosi del pianeta per produrre energia?
Si veda anche dello stesso autore: ‘Trivelle in mare: dati, impatti ed effetti del referendum‘