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Energia Positiva, costruire il proprio impianto virtuale a fonti rinnovabili

Attraverso il sito web www.energia-positiva.it chiunque può "costruirsi" un pacchetto di impianti a fonti rinnovabili e ridurre la propria bolletta grazie all’energia prodotta. È un modello di business proposto dalla Cooperativa per Azioni “Energia Positiva” di Nichelino (TO).

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Permettere a chiunque di costruirsi il proprio pacchetto di impianti rinnovabili e ridurre la bolletta elettrica grazie all’energia prodotta da questi impianti. E, allo stesso tempo, dare una mano all’ambiente. È questa l’idea, semplice ma allo stesso tempo rivoluzionaria, della Cooperativa per Azioni “Energia Positiva” di Nichelino, in provincia di Torino.

La scelta degli impianti avviene interamente su internet tramite il sito web www.energia-positiva.it, nel quale si trovano le descrizioni tecniche e finanziarie degli impianti disponibili, realizzati tutti in Italia.

Chi intende diventare socio della cooperativa acquista alcune quote di uno o più impianti produttivi (per costruirsi il cosiddetto “impianto virtuale”) sulla base del proprio fabbisogno e delle proprie preferenze: è possibile acquistare quote di impianti per una produzione massima del 120% del proprio consumo annuo di energia elettrica al fine di arginare l’aspetto finanziario e speculativo.

Il socio si impegna a cambiare fornitore energetico in favore di Dolomiti Energia S.p.A, soggetto incaricato del ritiro dell’energia prodotta dagli impianti in capo alla cooperativa. Sarà Energia Positiva a occuparsi delle pratiche di cambio fornitore e a pagare le bollette elettriche mensili del socio: a fine anno si fa un conguaglio tra il costo dell’energia consumata dal socio e il guadagno prodotto dall’impianto virtuale acquistato.

«In base ai nostri business plan, il ritorno medio per quota che stimiamo per i soci è del 5% – spiegano Alberto e Claudio Gastaldo, rispettivamente presidente e business developer di Energia Positiva -. Il socio potrà inoltre contare su una fornitura di energia da parte di Dolomiti Energia al 100% rinnovabile e certificata, a un prezzo inferiore rispetto al prezzo di mercato. E sarà sicuro di aver investito su impianti puliti, a fonti rinnovabili».

Gli impianti disponibili

L’iniziativa imprenditoriale è partita soltanto da un paio di mesi e ha già raccolto l’adesione di una ventina di soci. Il business plan prevede di arrivare entro 3/4anni ad almeno 1.500/2.000 soci in tutta Italia.

Attualmente sono tre gli impianti disponibili, tutti fotovoltaici su tetto, e dei quali la cooperativa è proprietaria. Hanno potenze di 66 kW, 88,5 kW e 98,9 kW e sono installati nell’astigiano.

«Abbiamo anche chiuso dei contratti per due impianti mini-eolici da 10 kW in Lucania che entreranno in funzione nei prossimi mesi – affermano i Gastaldo -. Ci stiamo muovendo anche verso l’idroelettrico: abbiamo sottoscritto un pre-accordo per un impianto nelle Marche e per un altro in fase di trattativa in Lombardia: si tratta di un ex-mulino che verrà ristrutturato e rimesso in funzione.»

«Siamo inoltre in trattativa – proseguono – per un ulteriore impianto fotovoltaico in Calabria. La nostra è una iniziativa di carattere nazionale e non locale e siamo interessati agli impianti a fonti rinnovabili di piccole e medie dimensioni, in quanto la generazione distribuita e l’impronta ambientalista sono i principali motori che ci hanno spinto a promuovere la nostra impresa. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, intendiamo proporre impianti di potenze da 20 a 200 kW (su tetto) e per l’eolico fino ai 60 kW (impianti mini-eolici)».

Una proposta adattabile nel tempo

La proposta di Energia Positiva è modulabile e può essere modificata per andare incontro alle esigenze successive dei soci. Ad esempio, se in una famiglia uno dei figli si sposa, i genitori possono trasferirgli una parte delle proprie quote.

Nessun problema se si cambia casa e domicilio. Un target su cui i responsabili della cooperativa puntano molto sono le famiglie che abitano in condominio nelle grandi città, dove in genere le persone non hanno lo spazio sufficiente per realizzare gli impianti a fonti rinnovabili.

«Si tratta di un mondo che in Europa si sta sviluppando bene, ma che in Italia deve ancora decollare – spiegano da Energia Positiva -. Stiamo raccogliendo in media tra i 7.000 e gli 8.000 euro a socio, una somma che equivale grosso modo a un bell’impianto fotovoltaico residenziale da 3 kW. Per noi è anche importante l’aspetto sociale e ambientale della nostra iniziativa. Uno dei tre impianti fotovoltaici è stato da noi realizzato su una scuola, un edificio pubblico quindi, nella quale abbiamo smaltito l’amianto.»

«Abbiamo comprato gli altri impianti – proseguono i Gastaldo – fotovoltaici e quindi non li abbiamo realizzato noi. Per quanto riguarda l’eolico non ci interessano i grandi parchi. L’idea è anche di far riflettere le persone e rendere i soci propositivi: alcuni soci che hanno acquistato delle quote ci stanno chiedendo se non è possibile installare un impianto sul tetto del condominio in cui abitano e far rientrare questi impianti nella cooperativa». 

Impianto fotovoltaico a Villanova d’Asti (AT) da 88,50 kWp. Realizzato su una scuola elementare pubblica con sostituzione della precedente copertura in amianto.

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