Nuovo conto termico in Gazzetta: i commenti delle associazioni

  • 3 Marzo 2016

Ieri sera il decreto 16 febbario 2016, il cosiddetto Conto Termico 2.0 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Entrerà in vigore tra 90 giorni sostituendo il decreto 28 dicembre 2012. I commenti di ANIMA, Assoclima, Assotermica e AICARR.

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Il decreto 16 febbario 2016, il cosiddetto Conto Termico 2.0, ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Entrerà in vigore il novantesimo giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta. Entro tale data è presumibile che verranno aggiornate le Regole applicative del GSE, in particolare modo per ciò che concerne la gestione del Catalogo dei prodotti prequalificati (vedi QualEnergia.it, Il nuovo Conto Termico è in Gazzetta, tra 90 giorni in vigore: testo e sintesi delle novità).

Si dà così finalmente seguito a quanto già previsto dalla legge Sblocca Italia (n.164/2014) in merito ad una semplificazione del meccanismo di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni. Il nuovo Conto Termico rilancia questa forma di incentivo, fino ad oggi ampiamente inutilizzato, mettendo a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le PA, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.

Soddisfazione da ANIMA, Assoclima e Assotermica che – si spiega in una nota – hanno lavorato costantemente con le Istituzioni per la pubblicazione ottimale della revisione e in modo particolare per risolvere la scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto termico.

“ANIMA e le sue Associazioni, impegnate fortemente sul tema dell’efficienza energetica, sono la vera casa delle migliori tecnologie – dichiara il presidente di ANIMA Alberto Caprari – Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico revisionato è ottimo per compensare l’incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio”.

Alberto Montanini, presidente Assotermica, fa sapere che l’associazione “plaude al raggiungimento di un’intesa perché finalmente il conto termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l’assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione. Non da ultimo, segnaliamo la possibilità di ottenere il rilascio dell’importo spettante in un’unica rata per valori del beneficio non superiori ai 5.000 euro, rispetto ai 2 o 5 anni attuali. E’ evidente che ciò dovrebbe rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che potranno beneficiare del nuovo incentivo”.

Assoclima, attraverso la voce del presidente Alessandro Riello, dichiara che “questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l’accesso all’incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso. Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l’ accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta Ci. E’ stato previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000”.

“Gli incentivi previsti per le rinnovabili termiche e per gli interventi sull’efficienza energetica di piccole dimensioni con il nuovo Conto Termico sono senz’altro una buona notizia. Si prevedono ben 900 milioni di euro suddivisi tra privati e Pubbliche Amministrazioni, ma non è oro tutto quello che luccica“, scrive in una nota Livio de Santoli, presidente di AiCARR, Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione.

AiCARR fa infatti alcune critiche: “Abbiamo assistito a due criticità che rischiano di inficiare il nuovo Conto termico: prima di tutto, il ritardo per aggiornare il Conto termico a partire dal decreto ministeriale del 2012 ed in secondo luogo la scarsa attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni che a fine 2014 hanno avuto accesso a poco più di 4 milioni di euro di incentivi rispetto ai 200 milioni di euro disponibili come dotazione complessiva ad esaurimento. Per questo è necessario lanciare una grande campagna di comunicazione indirizzata sia ai Comuni che ai privati cittadini, per far comprendere che le rinnovabili termiche e l’efficienza energetica non sono le cenerentole del futuro sviluppo economico, ma una leva sulla quale fondare un nuovo modello di consumi energetici”.

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