Il nuovo Conto Termico è stato approvato in Conferenza Unificata

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È stato approvato in Conferenza Unificata il decreto attuativo sul Conto Termico 2.0 con le proposte avanzate dall'Anci e dalle Regioni. Semplificazioni e benefici anche per gli enti locali. Avrà una dotazione di 900 milioni di euro, 200 per le Pubbliche amministrazioni e 700 per i privati.

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È stato approvato oggi, 20 gennaio, in Conferenza Unificata il decreto attuativo sul Conto Termico 2.0 con le proposte avanzate dall’Anci e dalle Regioni. A breve quindi sarà operativa la nuova versione del meccanismo incentivante per interventi di efficienza energetica e fonti rinnovabili, finora ampiamente sottoutilizzato per sua complessità.

(Aggiornamento 21 gennaio 2016: qui il testo approvato, gli allegati e una sintesi delle novità)

Secondo il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari, “potrà dare certezza anche agli enti locali su l’avvio dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione”.

Nel nuovo provvedimento, in ritardo di oltre un anno, vengono introdotte diverse semplificazioni rispetto alla precedente versione per facilitare l’accesso agli incentivi da parte di cittadini, imprese e per la stessa pubblica amministrazione. Avrà una dotazione di 900 milioni di euro, 200 per istituzioni pubbliche e 700 per i privati.

Tra le novità la previsione di un catalogo di prodotti prequalificati per l’efficienza energetica che ridurrà quindi i tempi di valutazione da parte del GSE e la possibilità che l’incentivo previsto possa essere erogato anche in un un’unica soluzione. Per le ristrutturazioni che portino gli edifici della PA ad ‘energia quasi zero’ l’incentivo potrà raggiungere il 65%.

L’approvazione del nuovo Conto Termico “è solo un primo passo, si tratterà ora di applicarlo bene, seguire e monitorare l’efficacia delle nuove norme – ha detto Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente – farne un pezzo delle politiche strategiche per rispondere all’emergenza smog, andare nella direzione indicata dalla Cop21 di Parigi, tagliare le bollette insieme alle emissioni e rilanciare la nostra economia stimolando l’innovazione e la competitività delle nostre imprese”.

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