Referendum No Triv, decisione Consulta rinviata, il quesito modificato

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Pronuncia rinviata al 19 gennaio per consentire di rivedere le memorie alla luce dell'ultima pronuncia della Cassazione. Il quesito superstite è quello sulle trivellazioni in mare ed è stato modificato dalla Corte Suprema alla luce delle novità arrivate con la Legge di Stabilità 2016.

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Slitta alla prossima settimana la pronuncia della Corte Costituzionale sul referendum sulle trivellazioni petrolifere. La camera di consiglio che dovrà esaminare l’ammissibilità della consultazione non si terrà oggi, ma il 19 gennaio, alle ore 11. La decisione è stata presa per consentire ai legali di rivedere le memorie già depositate alla luce dell’ultima pronuncia della Cassazione.

Nei giorni scorsi, come abbiamo scritto, il tribunale supremo, ha stabilito, viste le norme inserite dal Governo nella Legge di Stabilità 2016 per aggirare il referendum, che cinque dei sei quesiti presentati siano eliminati, lasciandone uno, il sesto, che però viene riscritto per essere adeguato alle modifiche introdotte dal Governo.

In particolare, il quesito superstite, sulle attività petrolifere entro le 12 miglia marine, si concentra ora sulla previsione che i titoli abilitativi già rilasciati all’interno della fascia delle 12 miglia debbano essere fatti salvi “per la durata di vita utile del giacimento”.

L’emendamento introdotto dal Governo alla Legge di Stabilità che reintroduce il limite delle 12 miglia, infatti, salvando i titoli già rilasciati, permette che restino “congelati” in attesa di tempi migliori.

I quesiti eliminati e il sesto come modificato (pdf)

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