Piano strategico Enel 2016-2019: oltre 50% rinnovabili entro quattro anni

Verso un mix a prevalenza di fonti rinnovabili entro il 2019 e tagli dei costi per 1,8 miliardi. Più 7,2 miliardi di euro di Ebitda cumulato, debito a 37 miliardi. Accelerazione su retail. Per i contatori digitali 1,8 miliardi di investimenti.

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Presentato questa mattina il piano strategico 2016-2019 di Enel (vedi allegati in basso). C’è una grande attenzione all’efficienza (intesa come riduzione dei costi), puntando a risparmi per 1,8 miliardi di euro nel corso del periodo, con una riduzione dei costi operativi di 1 miliardo di euro e una riduzione degli investimenti in manutenzione per 800 milioni di euro.

Altro pilastro del piano la riduzione dei tempi necessari alla creazione di EBITDA e un aumento di 2,7 miliardi di euro degli investimenti per la crescita per sostenere la crescita industriale, con l’obiettivo di generare un incremento complessivo dell’EBITDA di crescita da 6,7 a 7,2 miliardi di euro nel corso del periodo 2015-2019.

Gli investimenti previsti passano da 34,4 a 36,3 miliardi di euro, con focus al 95% su attività a rischio ridotto e ritorni stabili: rinnovabili, generazione convenzionale supportata da contratti di acquisto dell’energia a lungo termine e reti. Da segnalare l’aumento del 30% degli investimenti in Italia, che al 2017 si attesteranno a circa 2 miliardi.

Si prevede che la capacità installata nell’arco del piano porterà il mix di generazione del gruppo ad oltre il 50% di utilizzo di fonti pulite entro il 2019.

Altro punto interessante, il business delle reti, nel quale si prevede l’installazione di ulteriori 21 milioni di contatori elettronici nell’arco di piano, per circa 1,8 di investimenti. Si spinge anche sul retail, dove Enel prevede di realizzare un incremento del 15% dei clienti sul libero mercato e del 20% per quanto riguarda l’energia venduta nel periodo.

Per quel che riguarda la semplificazione della società, si segnala la proposta di integrazione societaria di Enel Green Power e la riorganizzazione delle attività in America Latina in corso. La politica dei dividendi è confermata: pagamento di un dividendo minimo per azione pari a 0,16 euro per il 2015 e pari a 0,18 euro per il 2016; previsto payout del 65% nel 2018.

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