Online lo Speciale “Biometano: la partenza di una filiera italiana”

CATEGORIE:

Stato dell’arte della tecnologia del biometano, quadro normativo, opportunità trasporti, aziende agricole e comparto industriale, benefici economici e ambientali: i temi degli articoli curati da diversi esperti presenti nello Speciale Tecnico coordinato dal CIB (Consorzio Italiano Biogas) e corredato da alcune schede aziendali.

ADV
image_pdfimage_print

È scaricabile gratuitamente lo Speciale Tecnico di QualEnergia.it, coordinato dal CIB (Consorzio Italiano Biogas) dal titolo “Biometano: la partenza di una filiera italiana”. Il documento tratta lo stato dell’arte della tecnologia, il quadro normativo, le opportunità per trasporti, aziende agricole e comparto industriale, i benefici economici e ambientali, il potenziale degli investimenti nel settore attraverso alcuni articoli curati da diversi esperti. Lo Speciale è corredato da alcune schede tecniche di Aziende operanti nella filiera.

Pubblichiamo qui la premessa allo Speciale, a cura di Piero Gattoni, presidente CIB, che ha per titolo “Biometano, una svolta green ad alto potenziale”.

Il 5 agosto per i produttori di biogas è stata una data di svolta: finalmente sono state pubblicate le procedure del GSE per l’incentivazione della produzione di biometano e la sua distribuzione extra rete nel settore dei trasporti. Questo primo passo di attuazione del decreto 5 dicembre 2015 è determinante perché permette, anche solo per la distribuzione extra rete, di poter iniziare a definire i primi progetti imprenditoriali concreti di produzione di un nuovo carburante green subito utilizzabile negli oltre 800.000 mezzi a metano circolanti nel nostro Paese.

Gli Enti preposti dovranno ora dedicarsi all’attuazione delle specifiche tecniche e alle procedure per l’immissione del biometano nella rete del gas naturale, iniziando un progressivo percorso di greening di una delle infrastrutture strategiche per il nostro Paese.

Come CIB (Consorzio Italiano Biogas) abbiamo sempre sostenuto il ruolo fondamentale per il biometano nella strategia del Paese sul fronte della lotta al mutamento climatico, in grado di determinare una transizione energetica verso un’economia a basso contenuto di carbonio fondata sulla sostenibilità e sulla circolarità nell’utilizzo delle risorse. Il contributo del biometano alla decarbonizzazione non si limita, infatti, alla sola fase del soddisfacimento del consumo energetico. Il suo processo produttivo rende anche disponibile il digestato, un biofertilizzante, il cui utilizzo agronomico comporta una riduzione delle emissioni climalteranti e un progressivo aumento della sostanza organica nei terreni.

La digestione anaerobica, in quanto tecnologia efficiente anche su piccola scala, è in grado di rappresentare una infrastruttura tecnologica nell’ambito di una azienda agricola, o più aziende tra loro integrate, essenziale per ridurre gli impatti dell’agricoltura in termini di emissioni di gas serra e di altro genere, aumentando nel contempo la competitività delle aziende agricole nelle loro attività tradizionali di riduzione dei costi di produzione, in particolare quelli legati all’utilizzo dei concimi chimici.

Per questo motivo il modello diBiogasdoneright”, passa necessariamente attraverso la valorizzazione della specificità del biogas, che non è solo una fonte elettrica e termica rinnovabile, ma è una molecola chimica in grado di essere stoccata e destinata a più mercati. In particolare riteniamo che questa prospettiva possa rappresentare una frontiera di grande interesse per confermare l’aspetto strategico degli attuali investimenti fatti dalle imprese agricole negli impianti di digestione anaerobica, dal momento che potremo in futuro anche autoprodurre un carburante sostenibile per i loro mezzi, abbattendo così ulteriormente le emissioni del settore agro zootecnico.

Sono certo che con le tecnologie che sono già pronte, come si può evincere dalle pagine di questo Speciale, il biometano aiuterà non solo le aziende agricole a diventare economicamente più competitive e al tempo stesso attente all’ambiente, ma anche la nostra industria a rilanciarsi in un settore che vede da sempre l’eccellenza italiana essere leader nel mondo.

VAI ALLO SPECIALE

ADV
×