Contatore rinnovabili non FV, scatto avanti: 33 milioni al tetto

Il contatore del costo degli incentivi alle rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico, secondo l'ultimo aggiornamento comunicato oggi, è avanzato di 54 milioni in un mese. Con il tetto sempre più vicino cresce l'attesa per il nuovo decreto.

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Annunciato oggi dal GSE un nuovo aggiornamento del contatore degli incentivi riconosciuti agli impianti a rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico. Al 30 settembre il costo indicativo cumulato annuo è arrivato a 5,767 miliardi di euro.

Dopo avere fatto uno scatto all’indietro nell’ultimo aggiornamento, reso noto a inizio ottobre, dunque il contatore ha ricominciato a camminare in avanti, segnando 54 milioni in più.

Mancano dunque ora solo 33 milioni al tetto dei 5,8 miliardi, superato il quale gli incentivi cessano.

Il tetto è mantenuto anche dal nuovo decreto, attualmente all’esame della Conferenza Stato-Regioni e che tarda ad essere approvato, ma si allontanerà sensibilmente con il nuovo metodo di calcolo che questo introduce, metodo che farà camminare all’indietro il contatore di diverse centinaia di milioni.

Oggi, infatti, il contatore si basa su una somma del costo potenziale degli incentivi, con il nuovo metodo invece il costo degli impianti vincitori di aste e registri non verrà più attribuito alla data di svolgimento del registro ma alla (presunta) data di entrata in esercizio delle iniziative. Per questo si libereranno oltre 400 milioni riferiti ad impianti che, pur avendo ottenuto il diritto all’incentivazione con aste e registri, non sono stati realizzati.

Un rischio di sforare il tetto – ci spiegava l’analista Tommaso Barbetti in una recente intervista – potrebbe esserci se il nuovo decreto tardasse di molto ad entrare in vigore e per questo l’attesa cresce. Il tetto di spesa potrebbe essere cioè raggiunto prima che si passi al nuovo metodo di calcolo.

Se ciò dovesse accadere non è che si fermerebbero gli incentivi: al massimo ci potrebbe essere un brevissimo stop and go e si dovrebbe fare un piccolo aggiornamento al nuovo decreto. Le conseguenze più gravi potrebbero essere psicologiche: se non informati adeguatamente gli investitori potrebbero andare nel panico qualora uscisse la nota del GSE in cui si comunica il raggiungimento del tetto.

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