Lazio, in ritardo su solare e rinnovabili nel patrimonio edilizio

In una ricerca, “Solare, fotovoltaico nel patrimonio edilizio e nella programmazione energetico-ambientale del Lazio”, risulta che la regione è penultima per potenza pro capite di impianti rinnovabili. Si attende ora la pubblicazione del PEAR che il governatore Zingaretti ha annunciato come prossima.

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È stata presentata presso il dipartimento di architettura dell’Università di Roma Tre la ricerca “Solare, fotovoltaico nel patrimonio edilizio e nella programmazione energetico-ambientale del Lazio” realizzata nell’ambito di un accordo quadro siglato tra il dipartimento e la società Gala spa.

Tra i dati che emergono si vede che il Lazio risulta la penultima regione italiana per installazione di potenza pro capite di impianti a fonti rinnovabili, con una diffusione delle rinnovabili (9,4%) pari a solo due quinti di quella della media nazionale (23,5%), secondo l’ultimo rapporto sull’efficienza energetica dell’Enea.

Tuttavia questo dato contrasta con la grande presenza di patrimonio edilizio residenziale nella regione, circa il 10% del totale nazionale. Nel Lazio si concentrano poi numerosi edifici legati al patrimonio pubblico per i quali esiste un vincolo di efficientamento energetico per il 3% annuo.

Con la firma dell’accordo di burden sharing del 2012 la Regione Lazio ha assunto degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2020 che se non raggiunti possono portare all’apertura di una procedura di infrazione. Sarà dunque importante l’elaborazione del Piano energetico regionale (PEAR), che il governatore Nicola Zingaretti ha annunciato di prossima pubblicazione proprio nel corso dell’incontro. Ha parlato di circa 200 milioni di euro da spendere.

Dalla ricerca presentata emerge come nel Lazio esista un elevato livello di frammentazione del patrimonio immobiliare con elevate potenze installate e con ampie possibilità di autoconsumo. Dei 922.000 edifici registrati nel censimento 2011, circa 488.000 sono edifici residenziali a uno o due piani fuori dai centri storici, ai quali vanno aggiunti circa 120.000 edifici a destinazione agricola o produttiva, che costituiscono una diversa ma egualmente interessante area di mercato.

Il ciclo del rinnovo edilizio condiziona fortemente gli investimenti per rendere gli alloggi energeticamente autosufficienti ed è correlato all’andamento delle compravendite immobiliari e della concessione di mutui. Gli ultimi dati segnano confortanti elementi di ripresa, con un incremento annuo delle compravendite pari a +3,6% a scala nazionale, +13,9% a Roma. I prestiti ipotecari hanno visto crescere in un anno l’importo riconosciuto dal 50% al 56% del valore dell’immobile, mentre gli acquisti sostenuti da un mutuo ipotecario sono cresciuti nell’anno del 12,7% a livello nazionale e del 22,5% nel Centro Italia.

Anche la produzione elettrica da fonti rinnovabili nel Lazio è cresciuta: dal 3,75% del 2000 al 13,2% del 2012 (nel 2014 la media nazionale era del 17%), e soprattutto dai nuovi obiettivi europei del 45% al 2030, che il Parlamento europeo ha votato.

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