Si va verso l’eliminazione di cinque schede tecniche per la quantificazione dei risparmi in materia di certificati bianchi perché, alla luce dell’evoluzione normativa, tecnologica e di mercato, vengono ritenute “non più compatibili con le finalità del meccanismo”. È quanto dispone uno schema di decreto MiSE-Minambiente, all’esame ora delle Regioni in vista dell’acquisizione sul testo dell’intesa della Conferenza Unificata (allegato in basso).
Le schede che si prevede debbano essere revocate sono:
- 40E – “Installazione di impianto di teleriscaldamento alimentato a biomassa legnosa nel settore della serricoltura“;
- 47E – “Sostituzione di frigoriferi, fricongelatori, congelatori, lavabiancheria, lavastoviglie con prodotti analoghi a più alta efficienza”;
- 36E – “Installazione di gruppi di continuità statici ad alta efficienza (UPS)”;
- 21T – “Applicazione nel settore civile di piccoli sistemi di cogenerazione per la climatizzazione invernale e estiva degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria”;
- 22T – “Applicazione al settore civile di sistemi per il teleriscaldamento per a climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria”.
Scelte che non piacciono alle Regioni. Nelle loro osservazioni si definisce “critica la scelta di revocare alcune schede nel momento in cui l’intero meccanismo dei certificati bianchi è in revisione” (si veda la consultazione pubblica in atto). Nel dettaglio poi le Regioni chiedono di non eliminare la scheda 40E sugli elettromestici né la 22T, sul teleriscaldamento. Sul tema il prossimo confronto tra Ministero e Regioni è previsto per il 12 ottobre.
Lo schema di decreto con le osservazioni delle Regioni (pdf)
