Eolico offshore ed energia dal mare per il Mediterraneo di scena a Roma

CATEGORIE:

Dall'8 al 9 ottobre si svolgerà a Roma, presso la Facoltà di Ingegneria della Sapienza, OWEMES 2015, il Simposio Internazionale "Offshore Wind and other marine renewable Energies in Mediterranean and other European Seas". Oltre 30 lavori da tutta Europa.

ADV
image_pdfimage_print

Le fonti energetiche marine presenti nel Mediterraneo rappresentano una potenzialità poco sfruttata per la generazione di energia rinnovabile. Ad oggi, nei mari di 11 paesi costieri europei sono state connesse a rete oltre 2.480 turbine eoliche offshore per un totale di 8 GW in 74 centrali. Una volta completati gli altri 12 progetti in corso, si aggiungeranno altri 2,9 GW, portando la potenza totale installata su bassi fondali (meno di 50 m) a circa 11 GW.

Il potenziale di onde, maree e correnti è inferiore ma comunque consistente. Alcuni analisti ritengono che, con opportuni piani di sviluppo e sostegno, nel 2050 si possa produrre per questa via il 10% del fabbisogno energetico dell’Europa.

Nel Mediterraneo il quadro è però molto diverso a causa della ridotta disponibilità della risorsa. Per quanto riguarda l’eolico offshore, esiste il problema specifico della profondità del fondale che a 10 km dalla costa supera quasi dovunque i 100 m di profondità, obbligando i progettisti a prevedere installazioni galleggianti. Inoltre, la quasi totalità degli Stati non ha un quadro normativo chiaro e il supporto pubblico allo sviluppo delle tecnologie è praticamente inesistente.

Tuttavia, la tecnologia delle installazioni di turbine eoliche galleggianti è in fase avanzata di sviluppo: due turbine eoliche da 2 MW ciascuna sono già connesse alla rete da oltre 2 anni su fondali marini di 60-300 m. Inoltre la presenza di moti ondosi generalmente ridotti permette di ridurre notevolmente i rischi di sopravvivenza dei dispositivi di estrazione di energia dal moto ondoso.

Non da ultimo, bisogna considerare che lo sfruttamento di tali risorse potrebbe costituire una nuova potenziale fascia di mercato attualmente non sfruttata dalle grandi compagnie operanti nel settore, e che potrebbe costituire un impulso per generare una filiera nazionale (in effetti esistono oggi in Italia delle start-up che si dedicano con successo alla installazione e alla gestione di impianti che sfruttano il moto ondoso).

Per discutere di questi aspetti, l’8 e il 9 di ottobre 2015 si terrà a Roma, nei locali della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza Università di Roma, Via Eudossiana 18, il Simposio Internazionale Offshore Wind and other marine renewable Energies in Mediterranean and other European Seas.

L’evento, che si tiene con cadenza triennale, è giunto alla sua ottava edizione e rappresenta un importante appuntamento per gli operatori del settore delle fonti energetiche marine per discutere e approfondirne le tematiche in tema di: avanzamenti tecnologici, potenzialità di sviluppo, definizione della risorsa disponibile e contesto normativo-legislativo. Verranno presentati più di 30 lavori tecnico-scientifici presentati da tecnici e ricercatori provenienti da tutta Europa. È stata inoltre prevista una sessione speciale sui materiali quale ‘Special Event’ organizzato nell’ambito del progetto Europeo ‘Steel Wind’.

Sono inoltre previsti due Workshop tematici sulle prospettive di sfruttamento dell’Eolico Offshore e delle Fonti Energetiche Marine (quest’ultimo organizzato in partnership con l’Associazione Ocean Energy Europe, che coinvolgeranno stakeholder, decision maker, operatori e ricercatori del settore.

ADV
×