Legge di Stabilità: ecobonus anche per i condomìni?

  • 1 Ottobre 2015

Il governo ha confermato la volontà di inserire nel disegno di Legge di Stabilità l’ampliamento degli ecobonus sull’efficienza energetica anche a condomìni e complessi di edilizia residenziale pubblica.

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Il governo ha recentemente confermato la volontà di inserire nel disegno di Legge di Stabilità l’ampliamento degli ecobonus sull’efficienza energetica anche a condomìni e complessi di edilizia residenziale pubblica. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

“Per i condomìni – scriveva alla stampa Delrio – consideriamo il modello delle ESCo, le energy service company, in grado di promuovere più intensamente la rigenerazione urbana. È un obiettivo non solo economico, ma di qualità delle città nel segno della rigenerazione urbana, della vita e delle relazioni nelle nostre comunità”.

Sulle proposte in discussione nell’ambito della Legge di Bilancio – che prevederebbero anche l’introduzione di un nuovo sistema di incentivo per il retrofit energetico dei condomini e innoverebbero il sistema delle detrazioni fiscali attraverso una premialità legata ai salti di classe energetica delle abitazioni – si è espressa Legambiente in un comunicato congiunto con il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori: “Non si tratta solo di una importante misura per il rilancio dell’edilizia in drammatica crisi di occupazione e di fatturato: lo è per i cittadini che avrebbero la possibilità di ridurre la spesa per il riscaldamento dovuta a edifici “colabrodo”; lo è per gli abitanti dell’Italia a rischio sismico e idrogeologico che potrebbero veder finalmente riconosciuto il loro diritto fondamentale alla sicurezza dell’abitare; lo è nell’interesse generale, perché riducendo i consumi energetici si riducono le emissioni di CO2 causa dei cambiamenti climatici”.

Per ambientalisti e architetti poi “solo con una stabilizzazione tale da permettere di programmare e riqualificare i condomìni si possono rigenerare le città italiane e dare certezze agli investimenti per un habitat migliore”. “Ora – concludono – ci auguriamo che il Ministero dell’Economia, prima, e il Parlamento, poi, concordino sull’opportunità e sull’importanza di una misura finalmente incisiva e strutturale che in altri Paesi dell’Unione ha dato risultati importanti”.

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