Dal GSE il punto sugli incentivi alle fonti rinnovabili in Italia

Nel suo rapporto annuale il Gestore dei Servizi Energetici illustra le sue attività e fornisce un po' di dati su come si stanno incentivando le energie rinnovabili in Italia al 2014. L'ente ha un fabbisogno economico netto di circa 13,4 miliardi di euro. Il GSE afferma che nell'ultimo anno i controlli sugli impianti sono aumentati del 43%.

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Il GSE ha pubblicato il suo rapporto annuale nel quale espone le attività svolte nel corso dell’anno 2014. Un documento utile par avere un po’ di dati su come si sta incentivando l’energia rinnovabili in Italia,

Qui la sintesi dei principali (il rapporto è allegato in basso). Sul fronte del fotovoltaico – si legge – nel corso dell’anno è stata gestita l’erogazione degli incentivi agli oltre 550mila impianti (circa 17.700 MW) ammessi ai diversi Conti Energia: l’incentivazione dei circa 21 TWh prodotti ha comportato un costo di 6,6 miliardi di euro. Come sappiamo questa cifra è destinata a calare perché il FV non gode più di incentivi che andranno a pesare sulla componente A3 della bolletta.

Per quel che riguarda le altre rinnovabili elettriche, a fine 2014 risultano più di 5.000 impianti in esercizio (quasi 21.300 MW) qualificati per il rilascio dei Certificati Verdi o delle Tariffe Onnicomprensive: il 35% sono idroelettrici, il 29% a biogas, il 20% eolici. Sono stati emessi 35 milioni di CV per le produzioni 2013, mentre il dato provvisorio relativo alle produzioni 2014 si attesta sui 27 milioni di CV, oltre il 40% dei quali relativi a impianti eolici.

Nel 2014 il GSE ha ritirato 35 milioni di Certificati Verdi, sostenendo un costo di 3,2 miliardi di euro. Quasi 2.800 impianti (1.630 MW) hanno avuto accesso alle Tariffe Onnicomprensive: il ritiro di 9,3 TWh (il 63% da biogas) è costato 2,4 miliardi di euro.

Per quanto riguarda gli impianti che ancora usufruiscono del meccanismo incentivante CIP6/92 – a fine 2014 ne risultano 68 contro gli 83 di un anno prima – di cui 66 a fonte rinnovabile – il GSE ha sostenuto un costo di circa 1,4 miliardi di euro, ritirando 11,5 TWh di energia, 4,4 in meno rispetto al precedente anno: a tale riduzione hanno contribuito sia la naturale scadenza delle convenzioni sia la risoluzione anticipata optata da alcuni operatori. L’onere di competenza 2014 relativo alla risoluzione anticipata delle convenzioni CIP6/92 è stato pari a circa 630 milioni di euro.

Rispetto ai nuovi sistemi di incentivazione per le rinnovabili non fotovoltaiche, nel 2014 si sono svolti gli ultimi bandi previsti dal DM 6/7/2012: le istanze ammesse in posizione utile per le aste sono 16 (di cui 15 per impianti eolici) per un totale di 374 MW, quelle per i registri dedicati ai rifacimenti sono 52 (di cui 50 idroelettrici) corrispondenti a 84 MW, mentre 670 (278 biomasse, 202 idroelettrici, 189 eolici) sono gli impianti iscritti agli altri registri per una potenza di 310 MW.

Considerando il complesso degli impianti entrati in esercizio a partire dal 1° gennaio 2013 e ammessi agli incentivi del DM 6/7/2012, a fine 2014 ne risultano 594 qualificati e operativi per una potenza di 288 MW (195 MW eolici, 44 MW a biomasse/biogas, 29 MW idroelettrici e 20 MW geotermoelettrici); nel 2014 sono stati incentivati 0,8 TWh con un costo di 83 milioni di euro.

Nel corso del 2014 il GSE ha gestito oltre 57.700 convenzioni di Ritiro Dedicato (più di 16.600 MW, dei quali il 71% fotovoltaici), cui è corrisposto il ritiro di circa 23 TWh di energia per un controvalore di 1,16 miliardi di euro.

A fine 2014 risultano attive oltre 476.700 convenzioni per lo Scambio sul Posto4.200 MW, quasi tutti fotovoltaici – da cui sono stati ritirati circa 3 TWh di energia per un costo intorno ai 230 milioni di euro.

I costi sostenuti dal GSE per l’incentivazione e il ritiro dell’energia sono in parte compensati dai ricavi provenienti dalla vendita dell’energia elettrica ritirata. Nel 2014 il GSE ha collocato sul mercato 47,5 TWh, con un ricavo di circa 2,4 miliardi di euro.

Di sempre maggior rilievo sono le attività dedicate alla promozione dell’efficienza energetica e delle rinnovabili termiche. Nel corso del 2014 sono pervenute 1.163 richieste per la Cogenerazione ad Alto Rendimento (13.100 MW), 6.518 istanze per il Conto Termico e 14.751 richieste per i Certificati Bianchi (a fronte delle quali è stata autorizzata l’emissione di circa 7,5 milioni di TEE).

A partire dal 2013, il GSE gestisce operativamente, a supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, anche il sistema dell’obbligo di immissione in consumo dei biocarburanti per i fornitori di benzina e gasolio. Nel 2014 sono stati rilasciati oltre 1,5 milioni di Certificati di Immissione in Consumo (CIC).

Nell’ambito del sistema europeo dell’Emission Trading, nel 2014 il GSE, in qualità di Auctioneer per l’Italia, ha collocato sulla piattaforma d’asta comune oltre 61 milioni di quote di emissione valevoli per il periodo 2013-2020, con un ricavo totale superiore ai 360 milioni di euro destinati al bilancio dello Stato.

E’ proseguita nel 2014 l’attività di controllo del GSE al fine di verificare la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa per poter beneficiare dei diversi meccanismi di incentivazione e promozione. Le verifiche, improntate a criteri di trasparenza, affidabilità e non discriminazione, sono state 3.792 (di cui oltre 3.000 mediante sopralluogo e le restanti documentali), con un incremento del 43% rispetto all’anno precedente.

Complessivamente, nel 2014 il GSE ha sostenuto costi per il rilascio degli incentivi e la gestione dei servizi per un ammontare pari a circa 15,8 miliardi di euro. I ricavi, derivanti principalmente dalla vendita dell’energia elettrica sul mercato, si sono aggirati sui 2,4 miliardi di euro. Ne è risultato un fabbisogno economico netto di circa 13,4 miliardi di euro.

Il rapporto annuale GSE (pdf)

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