Associazioni rinnovabili. Per ANEV: “oggi serve una voce unica e indipendente”

  • 14 Settembre 2015

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Contro le lobby fossili è indispensabile che dal mondo delle associazioni delle energie rinnovabili parta una voce unica, chiara e indipendente. E' questo in estrema sintesi il messaggio contenuto in un editoriale di Simone Togni, Presidente ANEV, che ribadisce la primaria necessità per il settore di avere una rappresentanza indipendente.

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Contro la pressione e la disinformazione messa in atto dalle lobby fossili è indispensabile che dal mondo delle associazioni delle energie rinnovabili parta una voce unica, chiara e indipendente a sostegno del settore. È questo in estrema sintesi il messaggio contenuto nell’editoriale di Simone Togni – Presidente dell’Associazione nazionale energia del vento (ANEV) – pubblicato in occasione dell’ultimo numero della rivista mensile Il Pianeta Terra. Nell’editoriale il Presidente ANEV ribadisce la primaria necessità per il settore di avere una rappresentanza indipendente, svincolata dai vecchi schemi e soprattutto libera di continuare a difendere gli interessi generali.

“Il futuro energetico dei prossimi anni – scrive Togni – si decide nei prossimi mesi e per questo è facile aspettarsi, come sempre accade in queste fasi, un attacco massiccio dei grandi gruppi che vedono minacciato il loro futuro e che cercheranno di difendere i loro privilegi in ogni modo. Non sfuggirà, infatti, che un cambio di paradigma così deciso come quello in corso non si è mai visto, nel passato si trattava di capire quale fonte fossile sarebbe stata più utilizzata ma nella sostanza i player non variavano molto. Ora la strada è invece abbastanza nuova e rischia di spiazzare i campioni nazionali tradizionali che, se non corrono a modificare le loro politiche, rischiano seriamente di trovarsi fuori gioco (…)”.

Anche nel passato – prosegue Togni nell’editoriale – si sono registrati alcuni tentativi di mettere a tacere le voci dissonanti e ‘fastidiose’ ma almeno due associazioni, assoRinnovabili e ANEV, sono sempre rimaste a difesa degli imprenditori delle fonti pulite di energia, tutelando e difendendo gli interessi del sistema e sorreggendo le scelte di non discriminazione di tali fonti. In questa fase quindi dovremo assistere senza dubbio ad altri e ben più diretti tentativi realizzati da una voce unica a difesa dei richiamati interessi fossili che tenterà di sopire le altre.

“Questo attacco facilmente prevedibile – scrive Togni – desta non poche preoccupazioni perché rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad ora. Tuttavia siamo sicuri che almeno le due principali associazioni delle rinnovabili non si arrenderanno a tale disegno e continueranno a far sentire la loro voce. D’altronde sarebbe un suicidio incomprensibile vedere i vincitori abbandonare il campo in un momento, quello attuale, che vedrà le rinnovabili rappresentare la maggioranza del mix energetico del Paese”.

“Questo cambiamento epocale deve vedere invece – conclude Togni – un analogo passaggio nella rappresentanza associativa che pertanto, lo diciamo da alcuni anni, deve finalmente essere sdoganata e vedere il settore delle rinnovabili assurgere al ruolo che gli compete, quello di rappresentare oltre la metà del comparto elettrico nazionale. Quindi si rende necessario avere una rappresentanza indipendente, svincolata dai vecchi schemi e soprattutto libera di continuare a difendere gli interessi generali. È certo che il settore fossile tenterà il colpo di coda, già se ne è avuta qualche avvisaglia, ma il mondo delle rinnovabili risponderà, ne siamo sicuri, con un’unica voce a difesa della propria libertà di impresa e del proprio futuro che finalmente si sta delineando come vincente”.

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