È di Enel Green Power il primo impianto che integra biomasse e geotermia

  • 27 Luglio 2015

EGP ha realizzato il primo impianto al mondo alimentato a biomassa forestale di filiera corta per integrare la produzione di una centrale geotermica, quella “Cornia 2”, in Toscana. Con i 5 MW di potenza aggiuntiva l’impianto a biomassa consente una maggiore produzione di oltre 30 GWh all'anno.

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Enel Green Power (EGP) ha collegato e allacciato alla rete il primo impianto al mondo che utilizza la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico con l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico. L’impianto a biomasse da 5 MW integra la produzione della centrale geotermica “Cornia 2” nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina, in Toscana.

All’impianto geotermico esistente è stata affiancata una piccola centrale alimentata a biomasse vergini di “filiera corta” di origine forestale, prodotte in un raggio di 70 km calcolato in linea d’aria dalla collocazione dell’impianto.

Grazie alla biomassa il vapore in ingresso alla centrale viene surriscaldato per passare da una temperatura iniziale compresa tra i 150 e i 160° a una di 370-380°, in modo da aumentare la potenza netta per la produzione di elettricità sia grazie alla maggiore entalpia del vapore, sia per il rendimento del ciclo legato alla minore umidità nella fase di produzione.

Inoltre, la potenza aggiuntiva di 5 MW incrementa la producibilità di oltre 30 GWh/anno e complessivamente l’operazione consente un risparmio ulteriore di CO2 che supera le .13.000 tonnellate annue. Molto importante anche la ricaduta occupazionale che, tra gestione diretta e indiretta per il reperimento della risorsa nel processo di filiera corta, conta dai 35 ai 40 addetti.

Altri benefici derivano dall’uso efficiente dei sottoprodotti agricoli e agroindustriali, dalla manutenzione ottimale del patrimonio forestale con conseguente prevenzione del rischio idrogeologico, dallo sviluppo sostenibile delle colture energetiche e dalla significativa disponibilità di calore di tipo coogenerativo.

Secondo Enel Green Power il fatto che l’impianto possa coniugare queste due fonti rinnovabili apre nuovi scenari a livello internazionale. “L’integrazione di diverse tecnologie rappresenta un importante passo in avanti per il futuro delle rinnovabili”, ha detto l’amministratore delegato di Enel Green Power Francesco Venturini. “Questo impianto – come quello di Stillwater negli Stati Uniti, che è in grado di unire la capacità di generazione continua della geotermia a media entalpia con ciclo binario e il solare termodinamico e come quello di Fontes Solar in Brasile, capace di integrare l’eolico al fotovoltaico, così come l’utilizzo di un impianto fotovoltaico stand alone per ridurre i consumi del cantiere idroelettrico di Apiacas – permette di ottimizzare i risultati e rappresenta un modello replicabile per aprire nuovi scenari di sviluppo energetico, economico e occupazionale per il territorio”.

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