Vapore solare per la produzione di formaggi

Un vapore ad alta temperatura prodotto direttamente da un impianto solare termico a concentrazione con tecnologia Fresnel. Un caseificio sardo sceglie l’innovazione tecnologica per produrre i suoi formaggi ed è ricompensato con un basso tempo di ritorno dell'investimento, grazie anche all'incentivo del conto termico.

ADV
image_pdfimage_print

Il solare termico è solitamente associato alla produzione di calore a bassa e media temperatura, normalmente attorno agli 80÷100 °C, per la generazione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti. L’utilizzo di tecnologie a concentrazione, tuttavia, consente oggi, senza sconfinare nei grandi impianti termodinamici, di raggiungere temperature interessanti anche per altre applicazioni come il “solar cooling” o i processi industriali.

Sono presenti sul mercato, ad esempio, in più o meno avanzate fasi di sviluppo, diversi collettori parabolici di piccola taglia e con un fattore di concentrazione piuttosto contenuto. Un’altra tecnologia molto promettente, inoltre, è quella dei collettori Fresnel, dove i raggi solari incidono su file di specchi dai quali sono riflessi e concentrati verso un tubo ricevitore. Questo tubo è il vero cuore del sistema, poiché è lì che scorre un fluido termovettore, che può essere acqua, oppure costituito da sali fusi o ancora olio sintetico, che si riscalda producendo energia termica.

Un caseificio a vapore

A fine maggio di quest’anno un impianto solare a concentrazione che utilizza la tecnologia Fresnel, realizzato dalla CSP-F Solar, è stato inaugurato a San Nicolò D’Arcidano, in provincia di Oristano (vedi foto, fonte: CSP-F Solar). L’utente è una piccola industria, il caseificio della Nuova Sarda Industria Casearia, che ha realizzato l’investimento a sue spese. Si tratta di un sistema costituito da 340 specchi che permettono di avere una potenza installata pari a 470 kW termici.

Il fluido termovettore che scorre nel tubo ricevitore dell’impianto è in questo caso acqua che, grazie alla riflessione e concentrazione della radiazione solare, riesce a vaporizzare e può essere così utilizzata nel preesistente sistema di distribuzione del calore all’interno dello stabilimento industriale. La produzione di vapore è stata calcolata in circa 800 tonnellate all’anno con un picco giornaliero di 600 kg/h.

Il vapore così prodotto ad alta temperatura (200 °C) ed elevata pressione (12 bar) contribuisce al fabbisogno termico del caseificio, riducendo il consumo di gasolio BTZ per una quota pari a circa il 35% del totale. Il risparmio di combustibile grazie alla sostituzione con energia solare è stato stimato in circa 50.000 litri di gasolio l’anno con una corrispondente riduzione delle emissioni di CO2 pari a 180 tonnellate annue.

L’investimento ritorna in breve tempo

Questo risparmio, assieme agli incentivi corrisposti dal GSE tramite il meccanismo del Conto Termico, dovrebbe portare a un tempo di ritorno economico dell’investimento di circa 400.000 euro stimato in approssimativamente 4 anni. Ciò è dovuto al costo del gasolio, pari a circa 0,7 €/litro, che genera perciò un risparmio annuale di 50.000 litri x 0,7 €/litro, vale a dire circa 35.000 €/anno.

L’incentivo legato al Conto Termico, come noto, si basa sulla cosiddetta superficie lorda dei collettori, un parametro che non coincide esattamente con l’area degli specchi, ma è leggermente superiore perché considera alcune peculiarità della tecnologia a concentrazione.

Nel caso in esame, il valore di tale superficie è di 995 m2, pressoché pari al limite massimo incentivabile, cioè 1000 m2. L’incentivo sarebbe allora pari a 72 €/m2 per 5 anni e avrebbe quindi un valore complessivo di 358.200 €. Il Conto Termico, però, proibisce che l’incentivo vada oltre il 65% del costo d’impianto e, quindi, è in questo caso “costretto a limitarsi” a circa 260.000 €, pari proprio al 65% dell’investimento di 400.000 €. L’investimento residuo è perciò di 140.000 € e, grazie al risparmio sopra quantificato, dovrebbe rientrare in circa 4 anni.

È interessante, infine, aggiungere un’ultima informazione di carattere logistico: un sistema a concentrazione di questo tipo “chiavi in mano” richiede un tempo di fornitura e installazione di appena 4 mesi.

ADV
×