Diagnosi energetica per imprese: la spiegazione del nuovo obbligo

Con il decreto legislativo 102/2014, che ha recepito la direttiva europea 27/2012 sull'efficienza energetica, è stato introdotto l'obbligo di diagnosi energetica per le grandi imprese e gli energivori. Il MiSE ha pubblicato di recente le relative linee guida. Abbiamo chiesto chiarimenti e un commento allo studio legale Hogan Lovells.

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Lo scorso 17 giugno si è svolto presso la sede dell’Enea un incontro pubblico per l’illustrazione dei “Chiarimenti in materia di diagnosi energetica nelle imprese” (cosiddette Linee Guida), predisposti dal MISE con l’ausilio tecnico di Enea e pubblicati sul sito del medesimo Ministero il 20 maggio (vedi qui). Analogo incontro illustrativo – in collaborazione con FIRE – è in programma a Roma per il 26 giugno.

Da tempo atteso dagli operatori, il documento sulle Linee Guida mira a chiarire i punti principali dell’obbligo di audit energetico introdotto dall’art. 8 del decreto legislativo 102/2014 (recepimento della direttiva 2012/27/UE) a carico di grandi imprese e imprese energivore

Durante l’incontro i funzionari di Enea hanno anche illustrato il nuovo portale predisposto presso il sito web dell’Agenzia per l’Efficienza Energetica, che consentirà – a partire dalla sua attivazione – di adempiere all’obbligo di cui all’art. 8 Dlgs 102/2015 tramite comunicazione online.

Le Linee Guida – benché di indubbio ausilio al chiarimento dei troppi punti che la generica previsione dell’art. 8 lasciava irrisolti – aprono tuttavia il fronte ad una serie di quesiti ulteriori che saranno probabilmente oggetto di integrazione e revisione futura del testo anche alla luce delle indicazioni che emergeranno in sede di prima applicazione.

Pubblichiamo in allegato un commento e alcune spiegazioni gentilmente elaborate dall’avv. Maria Deledda, counsel dello studio legale Hogan Lovells.

Il commento della legale (pdf)

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