ANIE Rinnovabili: “a che serve il decreto FER se il contatore si avvicina al capolinea?”

  • 4 Giugno 2015

Dopo il balzo inatteso del contatore di circa 60 milioni di euro, ANIE Rinnovabili chiede che il GSE dichiari con ragionevole anticipo l’ammontare residuo degli incentivi a disposizione e che venga introdotto un meccanismo di salvaguardia per progetti ad accesso diretto in corso di realizzazione.

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A fine maggio ANIE Rinnovabili ha raccolto in un documento osservazioni e suggerimenti per migliorare la bozza di decreto sulle fonte energetiche rinnovabili di prossima emanazione da parte del MiSE (si veda anche “Bozza decreto rinnovabili: le proposte di ANIE Rinnovabili“).

“Tali proposte – allerta l’Associazione – rischiano di ‘evaporare’ di fronte all’ultimo conteggio di 5,765 miliardi di euro del contatore comunicato dal GSE venerdì scorso. Un inatteso balzo di circa 60 milioni di euro che non sembra trovare riscontro nella realtà di così tante nuove installazioni nel mese di aprile”.

Il GSE ha giustificato questa brusca crescita dell’impegno di risorse con un importante aggiustamento verso l’alto della producibilità degli impianti a tariffa omnicomprensiva. Nel dettaglio gli incrementi riguardano: l’idraulica per il 10,3% (da 261,9 a 289,0 milioni €), i bioliquidi per il 34% (da 72,3 a 96,9 milioni di euro), il biogas per il 2,3% (da 1.312,50 a 1.343,30 milioni di euro), la biomassa per il 4,9% (da 77,4 a 81,2 milioni di euro), l’eolico per il 2,3% (da 5,4 a 5,6 milioni di euro).

Da un’analisi di Confindustria – argomenta l’associazione – risulta invece che la somma dei 100 milioni di euro attualmente liberi sul contatore del GSE e le risorse che si andrebbero a liberare (sia per termine naturale degli incentivi stimati in 100 milioni di euro, sia per revoche agli incentivi assegnati stimate in 50 milioni di euro) porterebbe a un nuovo installato di circa 1.2001.400 MW.

“Siamo di fronte a un meccanismo poco trasparente e non programmabile – dichiara Emilio Cremona, Presidente di ANIE Rinnovabili – che impone un urgente chiarimento per l’assoluta libertà di manovra del GSE, i cui effetti rischiano di vanificare l’utilità di una nuova bozza di Decreto più volte annunciata dall’ex Vice Ministro De Vincenti e dal Ministro Guidi. Sarebbe l’ennesimo segnale di disarticolazione tra chi dovrebbe governare la programmazione industriale del Paese e chi dovrebbe regolarne il corretto funzionamento”.

“La richiesta di ANIE Rinnovabili – ha dichiarato Carlo Buonfrate, vice Presidente ANIE Rinnovabili e presidente CPEM – è che il GSE dichiari con ragionevole anticipo l’ammontare residuo degli incentivi a disposizione e che venga introdotto un meccanismo di salvaguardia per progetti ad accesso diretto in corso di realizzazione, tale per cui gli impianti che abbiano dato l’inizio dei lavori e ordinato le macchine, nell’ipotesi del raggiungimento del costo di 5,8 mld del contatore, entrino in una lista d’attesa dedicata che assegni gli incentivi man mano che si liberano nuove risorse che portano il contatore sotto i 5,8 mld”.

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