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Decreto rinnovabili non FV: “punitivo per l’eolico e tutte le fonti pulite”

Anev molto critica sulla bozza del decreto sugli incentivi alle rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico. Per l'associazione bisogna “intervenire sul testo almeno per riequilibrare per l'eolico i valori necessari a far continuare la crescita, anche se ridotta, di questo importante settore”. Il commento di Simone Togni.

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“Un documento che denota un approccio estremamente penalizzante del Governo nei confronti dello sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”. È secco il giudizio di Simone Togni, presidente di Anev, l’associazione nazionale dell’eolico, in merito alla bozza del decreto sulle rinnovabili elettriche non FV che sta circolando.

In particolare il testo, denuncia Togni sentito via mail da QualEnergia.it, è “estremamente penalizzante per la fonte più efficiente e disponibile come l’eolico, peraltro in maniera uguale su tutte le tipologie, dal mini al mega all’off-shore”.

Sul minieolico, fa notare, “si è proceduto a una riduzione di ben oltre il 30% che non trova riscontro nella riduzione dei costi industriali che giustificherebbero un taglio di meno della metà di quanto fatto.”

Per il grande eolico “si è drasticamente abbassato il prezzo di base d’asta e inoltre la ulteriore riduzione del contingente è assolutamente insostenibile per lo sviluppo industriale nel nostro Paese. Ricordiamoci che l’Italia viaggiava a 1.100/1.200 MW all’anno e la nuova bozza ne stabilisce massimo 350 all’anno. Se si considera poi che nell’esperienza maturata le percentuali di realizzazione sono vicine al 50% dei contingenti e che si deve ancora recuperare una significativa parte dei MW delle precedenti aste non realizzati, il valore indicato è veramente punitivo.”

Ultima nota dolente è per l’off-shore cui viene lasciata la tariffa ma a cui non viene assegnato un contingente.

Alla luce delle considerazioni svolte Anev “auspica che si ritenga di intervenire sul testo almeno per riequilibrare per il settore eolico i valori necessari a far continuare la crescita, anche se ridotta, di questo importante settore”.

La bozza e una sintesi

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