Ecodesign ed etichetta energetica: da settembre rivoluzione per le caldaie

  • 12 Maggio 2015

L'entrata in vigore delle nuove misure, dal 26 settembre 2015, muterà lo scenario con uno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi. Assotermica commenta le novità in arrivo per il comparto e le spiega con un video.

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Il mercato e le dinamiche della filiera degli apparecchi termici cambieranno con l’entrata in vigore dei Regolamenti 811/2013, 812/2013, 813/2013 e 814/2013 di etichettatura energetica e progettazione compatibile, rispettivamente per gli apparecchi di riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria.

Questi Regolamenti, che dal 26 settembre 2015 si applicheranno con identiche modalità e tempistiche in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, introdurranno l’obbligo di accompagnare i prodotti con un’etichetta energetica – per una chiara e immediata indicazione delle prestazioni energetiche degli apparecchi – e nuovi limiti sui requisiti prestazionali minimi, quali l’efficienza energetica stagionale e le emissioni, la potenza sonora e le informazioni tecniche da fornire.

ASSOTERMICA, l’associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, federata ad ANIMA parla a proposito di “una svolta epocale” per il comparto: “Oggi su circa 850.000 caldaie vendute in Italia oltre il 60% sono di tipo convenzionale – dichiara il presidente Alberto Montanini – L’entrata in vigore delle nuove misure d’implementazione europee muta lo scenario molto rapidamente con uno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi (cioè insiemi di più sottosistemi di generazione del calore che ragionano con una logica ottimizzata di funzionamento) e termoregolazione evoluta. Sono tutte produzioni per le quali l’Italia ha da sempre avuto un ruolo di leadership in Europa, se si considera che la nostra industria compete con la Germania nello sviluppo di tecnologie per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche e ha un valore dell’export che supera di gran lunga il 50%”.

“Ora più che mai – aggiunge il vice presidente di Assotermica, Flavio Borgna – la formazione qualificata degli operatori tecnici (progettisti, installatori, manutentori) e la comunicazione all’utente finale è di fondamentale importanza. È necessario che i professionisti conoscano in dettaglio i numerosi requisiti introdotti dai nuovi Regolamenti ed è altrettanto importante che l’utente finale sia reso consapevole dei benefici, energetici ed economici, derivanti dalla riqualificazione del proprio impianto termico e idrico-sanitario. Basti pensare che la sola sostituzione della caldaia obsoleta con una a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di termoregolazione può portare a risparmi energetici di circa il 20%-30% dei consumi per il riscaldamento. Riscaldamento, che insieme alla produzione di acqua calda sanitaria, rappresenta circa l’80% dei consumi di una moderna abitazione”.

Assotermica, che con i propri esperti ha seguito l’iter di definizione dei Regolamenti fin dalle origini nel 2007 – spiega l’associazione in un comunicato – metterà a disposizione i docenti per la formazione tecnica ai professionisti, che si snoderà con un progetto articolato lungo tutto il territorio nazionale, a partire dalle prossime settimane.

In questo video l’associazione spiega il cambiamento in arrivo:

 

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