Il segretario Onu incontra il Papa: insieme contro i cambiamenti climatici

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Ban Ki-moon ha incontrato Papa Francesco in Vaticano e discusso di cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile, oltre che dalla prossima enciclica pontificia che tratterà di ambiente. Ban Ki-moon considera fondamentale che i leader religiosi si mobilitino contro il global warming. Una lettera aperta al Papa di Greenpeace Italia.

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Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha incontrato Papa Francesco questa mattina in Vaticano e discusso di cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile. Il papa sta lavorando ad un enciclica sulla custodia del creato che sarà pubblicata a giugno e verrà consegnata a Parigi a dicembre in occasione della Conferenza mondiale sul clima.

Ai margini del seminario “Proteggere la terra, nobilitare l’umanità: le dimensioni morali del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile”, promosso dalla Pontificia Accademia di Scienze Sociali, il segretario dell’Onu ha dichiarato che “è importante che i leader religiosi si mobilitino contro i cambiamenti climatici perché necessario cambiare atteggiamenti umani, stili di vita per incidere sul global warming”. Ha aggiunto che “combattere il cambiamento climatico è un imperativo urgente. La scienza ci ha detto che il climate change e in atto e che è colpa dell’uomo. Abbiamo una piccola opportunità per renderlo reversibile. Ogni leader politico, religioso e ogni singolo cittadino possono fare la differenza”.

In merito alla prossima enciclica, QualEnergia aveva recentemente intervistato il Cardinale Peter Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e incaricato di coordinarne i lavori della nuova Enciclica sull’ambiente voluta da Papa Francesco.

Il Papa il prossimo 25 settembre farà un discorso All’Assemblea delle Nazioni Unite anche su questi temi. Ban-Ki-Moon ha avuto l’occasione oggi di illustrargli alcuni punti dell’attuale impegno dell’Onu a proposito non solo delle questioni ambientali, ma anche dei migranti e delle drammatiche situazioni umanitarie nelle aree del mondo colpite da conflitti.

Con una lettera aperta (pdf), Greenpeace ha voluto ringraziare Papa Francesco per le iniziative che sta prendendo a difesa del clima globale, assunte anche in vista dell’annunciata Enciclica. Nella lettera, a firma di Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, si spiega che una delle maggiori minacce per il clima della Terra proviene dallo sfruttamento irresponsabile di carbone e petrolio. “I governi mostrano poca saggezza in questo campo e grandi interessi industriali sono ancora legati a queste fonti di energia, distruttive per l’ambiente, per il clima e oggetto di sanguinosi conflitti – prosegue Onufrio – le conseguenze per la vita umana sono disastrose e spesso non vengono colte fino in fondo. Eppure i segnali sono tanti: fenomeni meteorologici estremi, scioglimento dei ghiacci, siccità, alluvioni, tempeste, carestie. E anche crescenti migrazioni di intere popolazioni in cerca di condizioni ambientali più favorevoli”.

Greenpeace chiede al pontefice di rivolgere un appello a tutti i governi e ai leader dell’industria perché si impegnino concretamente nella direzione del contrasto al riscaldamento globale, per un sistema energetico basato al 100% sulle fonti rinnovabili, che sia accessibile a tutte le persone nel Pianeta.

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