Solare termodinamico: “in Italia 17 impianti e 360 MW entro il 2017”

  • 9 Aprile 2015

Sono relativi ad impianti di diverse dimensioni e di diverse tecnologie e saranno realizzati Sardegna Sicilia e Basilicata. L'annuncio in un convegno a Solarexpo 2015. Si è proposta la creazione di un coordinamento tra ricerca e industria, da realizzarsi attraverso un comitato ad hoc e con un sito web dedicato.

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Nel corso della seconda giornata di Solarexpo-The Innovation Cloud 2015, ANEST ed ENEA hanno organizzato un incontro convegnistico con lo scopo di rinnovare e rinsaldare la collaborazione tra industria e ricerca  per lo sviluppo del solare termodinamico, cercando da un lato di presentare le offerte – in termini di know how e di infrastrutture – della ricerca nazionale e internazionale e dall’altro di raccogliere le necessità e la domanda di ricerca proveniente dal mondo produttivo.

Come ha ricordato nell’introduzione al convegno Daniela Fontani del CNR, il nuovo avvio allo sviluppo del solare termodinamico in Italia agli inizi del 2000 è stato promosso e stimolato da un importante programma di R&D che è stato sin dall’inizio aperto alle realtà industriali. Grazie a questa positiva interazione si sono gettate le basi per la creazione della filiera industriale che, oltre a raccogliere le sfide dell’alta temperatura e dell’alta efficienza di ENEA, ha saputo anche estendersi e coprire altri segmenti del mercato.

Oggi, allo stesso modo, il Progetto STAGE-STE (Scientific and Technological Alliance for Guaranteeting the European Excellence in Concentrating Solar Power) impegna i principali istituti di ricerca all’interno della UE sulle attività del solare termodinamico in una struttura di ricerca integrata: “solo l’integrazione tra ricerca e industria potrà dare il giusto sostegno e il giusto coordinamento al fine di perseguire gli obiettivi stabiliti sia a livello italiano che a livello europeo. Pertanto la ricerca deve essere motivata dalle necessità delle industrie.

Nel suo intervento il Segretario Generale di ANEST, Paolo Pasini, ha sottolineato come il progetto STAGE-STE sia “in perfetta coerenza con la recente comunicazione della Commissione Europea in merito alla Energy Union, preposta a supportare la leadership europea nel settore dell’energia sostenibile, al cui interno il solare termodinamico (Concentrating Solar Power – CSP) può rappresentare la fonte con il maggiore sviluppo nei paesi con buon irraggiamento solare”.

Pasini ha inoltre dato evidenza dell’attuale presenza in Italia di 17 progetti di impianti per il solare termodinamico, per una potenza complessiva di circa 360 MW da realizzarsi entro il 2017. Essi sono relativi ad impianti di diverse dimensioni e di diverse tecnologie (Specchi Parabolici, Fresnel e a Torre) e con distribuzione geografica in Sardegna Sicilia e Basilicata.

Al termine del dibattito, dove sono stati presentati esempi concreti di interazione tra ricerca e industria da parte di ENEA e del Distretto Tecnologico DTE-Toscana. Augusto Maccari, R&D Director di Archimede Solar Energy, ha proposto la “creazione di un immediato coordinamento tra ricerca e industria da realizzarsi sia attraverso un comitato ad hoc sia tramite la predisposizione di un sito web che diventi la piattaforma chiave per lo scambio di informazioni, di progetti di ricerca applicata e di proposte da formularsi sia al Ministero dell’Università e della Ricerca sia al Ministero per lo Sviluppo Economico”.
 

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