Gran Bretagna, le energie rinnovabili sorpassano il nucleare

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Il peso delle fonti pulite in UK è stato di poco superiore a quello dell'atomo, mai così basso il contributo del carbone, superato dal gas. La produzione da fotovoltaico con 2,8 GW di nuova potenza è cresciuta del 93%. I dati del DECC britannico.

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Passate dal 14,9 al 19,2% della produzione elettrica nazionale, nel Regno Unito, le rinnovabili nel 2014 per la prima volta hanno sorpassato il contributo del nucleare (vedi grafico a fianco).

L’atomo ha fornito il 19% dell’energia prodotta, anche per i fermi alle centrali, non tutti programmati, dell’ultimo trimestre nel quale il contributo di questa fonte è sceso di 3,5 punti percentuali.

Nel 2014  è anche diminuita in generale la produzione elettrica, del 6,7%, da 359,2 a 335 TWh. Le fonti low-carbon, cioè nucleare e fonti rinnovabili sommati, ora pesano per il 38,3% contro il 34,6% del 2013.

La produzione da rinnovabili (grafico sotto) in un anno è cresciuta del 20%, arrivando a 64,4 TWh. Su anche il gas, passato dal 26,6 al 30,2% della produzione, grazie al calo dei costi della materia prima. Mai così in basso il carbone, passato dal 36,4% al 29,1% della generazione totale per la chiusura e la conversione di diverse centrali.

In crescita, di ben il 42%, le importazioni nette, passate da 14,4 a 20,5 TWh: ora pesano per il 6,1% della domanda, calata del 5,5%.

Grande crescita della generazione da fotovoltaico, aumentata del 93% dall’anno scorso grazie a 2,3 GW di nuova potenza, ma che comunque resta relativamente marginale, pesando per il 6% della produzione totale da rinnovabili. La fetta più grande tra le rinnovabili resta alle bioenergie, con il 36% della generazione di energia rinnovabile. L’eolico a terra ha fornito il 28% del totale di energia pulita, mentre l’eolico in mare aperto ha contribuito per il 21% e l’energia idroelettrica per il 9%.

I dati sull’elettricità in generale (pdf)

I dati sulle rinnovabili (pdf)

I dati sul fotovoltaico (xlsx)

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