Eclissi. Secondo assoRinnovabili senza FV abbiamo pagato l’elettricità il 30% in più

Un comunicato di assoRinnovabili spiega che il giorno dell'eclissi, su base giornaliera, l’approvvigionamento di energia elettrica ha comportato per gli acquirenti un esborso pari a circa 12 milioni di euro in più rispetto al giorno precedente, con un incremento del 30% sul costo totale, passato da 40 a 52 milioni di euro.

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Secondo assoRinnovabili nel giorno dell’eclissi (20 marzo) l’assenza del fotovoltaico (quasi il 50% degli impianti FV italiani sul mercato dell’energia) ha fatto registrare un incremento alla punta (intorno alle 11) di quasi 40 € a MWh, portando il prezzo a 90 € a MWh (circa l’80% in più del giorno precedente). Ne aveva parlato anche Qualenergia.it.

Su base giornaliera le stime dell’associazione di categoria dicono che l’approvvigionamento di energia elettrica abbia comportato per gli acquirenti un esborso pari a circa 12 milioni di euro in più rispetto al giorno precedente, con un incremento del 30% sul costo totale, passato da 40 a 52 milioni di euro.

Dunque, secondo l’associazione “in poche ore, dalle 7 alle 14 (orario del distacco, ndr) senza fotovoltaico  il prezzo dell’energia si è impennato e si è dimostrato chiaramente il beneficio, anche in termini economici, che la produzione di energia solare comporta”.
 
Un’evidenza non nuova per assoRinnovabili, che in un suo recente studio ha analizzato come il calo dei consumi elettrici nel 2014 da una parte, e il contestuale incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili dall’altra, abbiano inciso sulla formazione del prezzo dell’energia all’ingrosso, portando ad un risparmio complessivo di oltre 7,3 miliardi di euro nel triennio 2012-14, proprio grazie all’effetto di eolico e fotovoltaico.

 

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