Biomasse, Antitrust contro gli incentivi alla sansa di oliva

L'AGCM interviene contro gli incentivi alla produzione di energia e biocarburanti da sansa di oliva: “potrebbero comportare una crescita artificiosa dei prezzi della sansa, turbando le condizioni di approvvigionamento degli altri settori industriali che usano la stessa materia prima, in modo particolare quello alimentare.”

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L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM) interviene contro gli incentivi alla produzione di energia e biocarburanti da sansa di oliva. In una segnalazione ai presidenti di Camera e Senato e al ministero dello Sviluppo economico (vedi allegato) il Garante sottolinea come l’inclusione tra le materie destinatarie di incentivi economici per la produzione di energia rinnovabile e biocarburanti della sansa di oliva “possa generare delle rilevanti distorsioni sui mercati dei prodotti per i quali si utilizza la sansa come fattore produttivo.

La sansa di oliva – spiega l’AGCM – “costituisce infatti un sottoprodotto della lavorazione dell’olio di oliva che ha modalità di impiego alternative a quello energetico, ad esempio per la produzione dell’olio di sansa. Gli incentivi economici riconosciuti per l’utilizzo della sansa a fini energetici potrebbero comportare dunque una crescita artificiosa dei prezzi della sansa, turbando le condizioni di approvvigionamento degli altri settori industriali (in modo particolare quello alimentare) che ricorrono alla stessa materia prima.”

Questa valutazione sull’effetto distorsivo dell’incentivazione per l’uso energetico della sansa, si sottolinea “è peraltro in linea con il principio dell’utilizzo a cascata delle biomasse indicato dalla Commissione Europea nella Comunicazione COM (2014)14 final, in base alla quale è opportuno indirizzare tali prodotti verso l’impiego energetico solo qualora non vi siano sbocchi di mercato alternativi.”

Gli incentivi alla sansa di oliva sono previsti dal decreto 6 luglio 2012 (che attua il D.Lgs n.28 del 2011, a sua volta di recepimento della direttiva 2009/28/CE). In particolare, la sansa di oliva è inclusa nella lista delle materie incentivate con il meccanismo del double counting secondo il quale il contributo dei biocarburanti prodotti a partire da rifiuti e sottoprodotti è equivalente all’immissione in consumo di una quantità pari a due volte l’immissione in consumo di altri biocarburanti. Mentre per la produzione elettrica “i sottoprodotti della trasformazione delle olive (sanse, sanse di oliva disoleata)” sono esplicitamente citati tra i “sottoprodotti utilizzabili” negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell’accesso ai meccanismi incentivanti.

La segnalazione AGCM (pdf)

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