Mercato elettrico, da oggi siamo collegati a 18 Paesi

  • 24 Febbraio 2015

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Grazie al pieno successo del market coupling avviato stamattina, le frontiere della Penisola con Francia, Austria e Slovenia sono adesso collegate attraverso il Multi-regional coupling con la maggior parte dei mercati elettrici dell'Unione europea, dalla Finlandia al Portogallo.

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Il sistema elettrico italiano è accoppiato da oggi con quello di altri 18 Paesi europei. Grazie al pieno successo del market coupling avviato stamattina, infatti, le frontiere della Penisola con Francia, Austria e Slovenia sono adesso collegate attraverso il Multi-regional coupling (Mrc) con la maggior parte dei mercati elettrici dell’Unione europea, dalla Finlandia al Portogallo (vedi anche QualEnergia.it).

Per la prima volta – sottolinea una nota congiunta dei gestori di rete e piattaforme energetiche coinvolte (per l’Italia il Gestore dei mercati energetici e Terna, allegato in basso) – la capacità sulle frontiere italo-austriaca, italo-francese e italo-slovena è stata assegnata implicitamente attraverso la soluzione Price coupling of regions (Pcr) per i mercati del giorno prima (“day-ahead”), integrando tali frontiere nell’area Mrc. Questo accoppiamento del prezzo pieno, precisa la nota, permette il calcolo simultaneo dei prezzi dell’elettricità e dei flussi transfrontalieri in tutta la regione, portando un beneficio ai consumatori finali derivante da un uso più efficiente della rete e delle infrastrutture transfrontaliere come conseguenza di un maggiore coordinamento tra i mercati dell’energia.

La capacità transfrontaliera di tutti i dispositivi di interconnessione all’interno e tra i seguenti Paesi è adesso assegnata entro il termine del giorno prima: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia (tramite il SwePol link), Portogallo, Slovenia, Spagna e Svezia. La quantità media giornaliera oggetto di clearing nei 19 Paesi sarà di oltre 4 TWh, pari ad un controvalore medio giornaliero superiore ai 150 milioni di euro.

La nota (pdf)

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