Zorzoli (FREE): “Mercato elettrico futuro faciliti contratti a lungo termine”

  • 17 Novembre 2014

"Creare quadro normativo che faciliti contratti a lungo termine e l’aggregazione di una pluralità di impianti rinnovabili, per evitare distorsioni dei prezzi provocate dalla presenza sul 'Mercato del giorno prima' di offerte a costo marginale praticamente nullo". La proposta del Presidente Onorario di FREE, il coordinamento delle associazioni delle rinnovabili e dell'efficienza energetica.

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“Creare un quadro normativo che faciliti la definizione di contratti a lungo termine e l’aggregazione di una pluralità di impianti rinnovabili, in modo da evitare distorsioni dei prezzi provocate dalla presenza sul Mgp (Mercato del giorno prima) di offerte a costo marginale praticamente nullo”. È questa la proposta che il presidente onorario di FREE (Coordinamento delle associazioni delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica), GB Zorzoli avanza circa la riforma del mercato elettrico del futuro.

Secondo Zorzoli gli aggregatori possono essere un consorzio fra consumatori o operatori nell’ambito territoriale, ma questa funzione potrebbe essere utilmente svolta anche dalle grandi utility, in coerenza con le loro nuove strategie di allargamento alle attività di servizio, o da importanti traders. Fra le funzioni dell’aggregatore quasi automaticamente rientra la gestione attiva della domanda.

Sulla carta le attuali normative consentono di stipulare contratti bilaterali di qualsiasi durata, ma di fatto questi vengono stipulati con scadenze ravvicinate, in quanto una norma europea autorizza il compratore a disdire senza alcuna penalità questo tipo di contratto quando lo ritiene opportuno. Occorre pertanto sostituire la norma attuale con una che contempli le consuete garanzie commerciali applicate ai contratti di lunga durata.

Oltre a evitare le distorsioni dei prezzi, provocate dalla presenza sul ‘Mercato del giorno prima’ di offerte a costo marginale praticamente nullo – conclude Zorzoli – i contratti a lungo termine sono in grado di orientare in modo più corretto investimenti per loro natura ad alta intensità di capitale e con ritorni molto differiti nel tempo, di favorirne la bancabilità e, infine, di difendere produttori e consumatori dalla volatilità dei mercati.

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