Gli anni difficili del solare termico europeo

Per il quinto anno di seguito il solare termico in Europa ha registrato un calo delle installazioni annuali. Secondo i dati Estif, a fine 2013 la superficie totale di collettori solari termici ammontava a 43,1 milioni di m2, per una capacità di 31,3 GW termici, il triplo in 10 anni. L'Italia è il quarto mercato europeo, ma molto indietro per installato procapite.

ADV
image_pdfimage_print

Torniamo a parlare del comparto del solare termico che in Europa sta vivendo da qualche anno una certa marginalità, offuscato com’è dallo strapotere mediatico del solare fotovoltaico e anche dalle tecnologie competitrici come le pompe di calore e le biomasse.

Al contempo il mercato annuale nell’UE è calato costantemente dopo il boom del 2008 con quasi 5 milioni di m2 installati (3,3 GWth) in un solo anno. Le ragioni sono diverse e in un altro articolo cercheremo di analizzarle. Sta di fatto che dal quel 2008 l’installato annuale si è contratto di circa un terzo: in media un calo dell’8,7% l’anno. Tuttavia, in 10 anni il solare termico in Europa è praticamente triplicato.

Secondo i dati Estif (European Solar Thermal Industry Federation) (pdf), nel 2013 il mercato ha perso ancora terreno, -11,8% sul 2012, un calo registratosi un po’ in tutti paesi membri, anche se a livello di numeri assoluti il comparto resta ancora significativo: poco più di 3 milioni di m2 installati per una potenza di 2,14 GW termici, comunque appena il 6% in più rispetto all’anno 2007. A fine 2013 la superficie totale di collettori solari termici ammontava a 43,1 milioni di metri quadrati, pari ad una capacità di 31,3 GW termici e un incremento del 6,2% sul totale installato di fine 2012 (nei grafico Estif  l’andamento del mercato dal 2003-2014; nel secondo grafico anche i contributi dei differenti mercati).

Nel 2013 nei paesi più importanti del settore si è registrato decremento dell’installato annuale. In Germania, che ancora rappresenta un terzo del totale UE27, l’installato è diminuito dell’11% sul 2012 (circa 1 milione di m2). Notevoli i cali della Francia (-24%) e, tra i mercati di media taglia, del Portogallo (-31%).

L’Italia, con i suoi 297.000 m2 installati nel 2013 (pari a 208 MWth e -10% sul 2012), è il secondo mercato dell’UE dell’anno. Come si può vedere dal grafico, ha coperto il 10% del totale installato dello scorso anno.

Questo risultato è stato ottenuto soprattutto grazie ad una ripresa nell’ultimo trimestre 2013. Se tra gli incentivi ha avuto finora un buon riscontro la detrazione fiscale del 65%, scarso è stato invece, in più di un anno e mezzo dalla sua partenza, il contributo dato dal conto energia termico. Oggi in Italia è installata una superficie di collettori solari termici pari a 3.649.130 m2 (2,5 GWh termici). Siamo al quarto posto in UE27 (più Svizzera), dopo Germania (quasi 17 milioni di m2), Austria e Grecia (entrambe sui 4,1 milioni di m2).

Nel grafico qui sotto vediamo anche la distribuzione pro-capite (kWth-m2/1000 abitanti) del solare termico. In testa, al solito, Cipro, seguita da Austria, Grecia, e Germania. L’Italia, con 42,8 kWth/1000 ab., in questa classifica è molto in basso e sotto la media UE (58,8).

Nel complesso il giro di affari del settore solare termico in Europa è stato di circa 2,3 miliardi di euro (dato 2013), con un’occupazione full time stimata intorno ai 26.800 addetti.

ADV
×